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Spacca: la scuola insegna a non avere paura del futuro

| ANCONA - Giornata delle Marche - Incontro con le scuole della regione al Liceo Galilei

“La scuola insegna a non avere paura del futuro, ad interpretare i segni di una società dinamica e veloce, a capire gli strumenti per formare una propria personalità. Questo è il compito della Scuola: arricchire i giovani che diventano così capaci di costruirsi una propria professionalità.” E’ la risposta del presidente della Regione, Gian Mario Spacca ad una domanda su “scuola e incertezza del futuro” in un bel momento di dialogo con gli studenti della V Liceo Scientifico “Galilei” di Ancona. L’occasione è stata l’incontro con le scuole marchigiane, promosso dall’Ufficio Scolastico regionale e tenutosi questa mattina per illustrare i significati e i valori che ispirano la Giornata delle Marche del prossimo 10 dicembre.

Il Presidente ha poi rimarcato che una riflessione sull’azione qualificante della Scuola marchigiana- tra le prime per indici di qualità- è fondamentale per migliorare i livelli di educazione di una comunità, nella logica di attenzione che la Regione Marche riserva a questa istituzione fondamentale. La nostra presenza qui oggi – ha detto- testimonia questa attenzione e la gratitudine al mondo scolastico per essere stato un elemento determinante nella valorizzazione della prima edizione della Giornata delle Marche. Quest’anno i temi fondamentali della Giornata saranno l’emigrazione e quindi il lavoro, “ la nostra unica risorsa”, ha detto Spacca .

“Siamo una regione che non vive di rendite di posizione, di rendite da materie prime, per questo siamo la più manifatturiera di Italia. Una regione che ha compiuto una scalata formidabile, perché parte da una storia di lavoro umile, di fatica, di sacrifici e perché ha saputo valorizzare il capitale umano, investendo nell’educazione e nell’istruzione. Bisogna recuperare allora la percezione di essere comunità, una consapevolezza dell’identità regionale che serve a superare i limiti e a migliorare i processi di organizzazione e di efficienza dei servizi pubblici. Non è un’operazione così naturale nelle nostre Marche policentriche, ma noi puntiamo a questo obiettivo ambizioso: ritrovare la dimensione regionale come risorsa per stare in Europa, dove tale realtà assume sempre più importanza.

Altro argomento di domanda dei giovani è stata l’emigrazione. Spacca ha ricordato Marcinelle, a cui è dedicata quest’anno la Giornata delle Marche, nel 50° anniversario della tragedia in cui persero la vita 12 minatori marchigiani. Il Presidente, dopo aver accennato all’attività regionale per la diffusione di una cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, ha sottolineato quanto sia necessaria per mantenere, non solo il profilo industriale e professionale delle Marche, ma anche il PIL regionale, la presenza di immigrati: almeno 5000 all’anno. Immigrati che si inseriscono facilmente e benissimo nel nostro tessuto sociale, dato confermato anche dall’alto numero di ricongiunzioni familiari. Una buona integrazione – secondo Spacca- dovuta alla nostra articolata realtà non dispersiva e al carattere dei marchigiani, alla loro moderazione che può diventare un viatico di pace e di civile convivenza.

L’incontro nell’aula magna, gremita di dirigenti scolastici provenienti da tutta la regione, è proseguito con la cerimonia di consegna a tutte le scuole della Bandiera delle Marche. Il presidente della Regione ha consegnato personalmente la bandiera agli studenti, a rappresentare i giovani marchigiani e al dirigente del Galilei, Fiorello Gramillaro : “Un gesto simbolico ma significativo per cominciare a ritrovare l’identità regionale e per sottolineare il ruolo fondamentale che la Scuola saprà svolgere in questo senso.”

18/10/2006





        
  



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