Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Festa del cinema di Roma: un primo bilancio

| La manifestazione romana si avvia alla conclusione con un primo bilancio essenzialmente positivo.

di Rossella Rinaldi

Il poster della manifestazione romana

Mancano solo tre giorni e poi si chiuderà il sipario sulla Festa Internazionale del Cinema di Roma, la manifestazione che a partire da venerdì scorso ha invaso di première, star, eventi la capitale.
Il tragico incidente di ieri (lo scontro delle due metropolitane nella stazione di piazza Vittorio, n.d.r.) ha naturalmente frenato gli ardori glamour dell'evento (aboliti per la giornata di ieri red carpets, photocall, eventi collaterali, ma soprattutto l’attesissima festa finale a Cinecittà) e all’Auditorium, cuore della Festa, c’è un’atmosfera più compassata.

Ma “the show must go on” e nei prossimi giorni sono attese altre presentazioni ed arrivi: si comincia stasera con “La sconosciuta”, ritorno dietro la macchina da presa di Giuseppe Tornatore, con Claudia Gerini, la protagonista Xenia Rappoport e Michele Placido. Domani sarà la volta di un incontro tra Marco Bellocchio e Bernardo Bertolucci, e ancora del film di Francesca Comencini “A casa nostra”, con Luca Zingaretti e Valeria Golino. E via di seguito saranno presentati “Viaggio segreto” di Roberto Andò con Valeria Solarino e Alessio Boni, “Fascisti su Marte” di Corrado Guzzanti, ma soprattutto c’è grande attesa per l’incontro con Robert De Niro previsto a conclusione della Festa sabato pomeriggio.

In realtà la grande parata di star c'è stata nei giorni passati: Sean Connery e Nicole Kidman, i primi due giorni, che ha dispensato sorrisi e autografi a tutti, e poi a seguire Richard Gere, Monica Bellucci con ben due film (tra cui il bellissimo “N” di Paolo Virzì), Martin Scorsese e Leonardo Di Caprio per “The Departed”, molto applaudito, Viggo Mortensen, solo per citare i nomi più eclatanti.

Dati alla mano, la Festa si sta rivelando un successo: di pubblico (molte sono le proiezioni sold out), ma anche di critica, nonostante le ovvie, e a volte inutili, polemiche. Dal momento che si tratta di una prima edizione, infatti, non sono certo mancati i problemi, dovuti agli spostamenti (non tutti gli eventi erano previsti all’Auditorium e spesso le navette messe a disposizione non sono state efficienti) e soprattutto alla mancata disponibilità di biglietti per gli accreditati: ma proprio gli organizzatori avevano preventivamente avvertito che sarebbe stato un un Festival per il pubblico piuttosto che per gli addetti al settore. E per fortuna sono ben lontane le polemiche iniziali sulla presunta competizione con il Festival di Venezia..

E’ andato molto bene poi Business Street, che ha coinvolto circa 250 distributori e compratori internazionali nel tentativo di creare una sorta di mercato dell’audiovisivo: evento che sicuramente sarà potenziato (quest’anno è durato solo tre giorni) nelle prossime edizioni.
Grande successo anche per tutte le mostre allestite nei foyer dell'Auditorium, a partire da quelle su Visconti, Rossellini e Bertolucci, ma anche per il villaggio allestito all'esterno della struttura, affolato fino a tarda sera a dispetto di umidità e stanchezza.
Sabato infine, sarà consegnato il premio del pubblico, il Marco Aurelio d’Oro consegnato dalla giuria popolare presieduta dal Maestro Ettore Scola. Staremo a vedere.

18/10/2006





        
  



3+5=

Altri articoli di...

Fuori provincia

14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji