Finanziaria non può ignorare questioni importanti per crescita e sviluppo cooperazione agricola
| ROMA - L'On. Luciano D'Ulizia IDV, sulla finanziaria
“La Finanziaria non può ignorare alcune questioni importanti per la crescita e lo sviluppo della cooperazione agricola e agroalimentare”. Lo sostiene l’Onorevole Luciano D’Ulizia, IDV, componente della XIII Commissione agricoltura della Camera dei Deputati, che ha presentato, in Commissione Bilancio, una serie di proposte di emendamento, al Decreto fiscale collegato alla Finanziaria, su alcune specifiche problematiche del settore.
“In particolare – sottolinea l’on. D’Ulizia – gli interventi proposti riguardano il credito d’imposta, le agro energie e le crisi di mercato, soprattutto nel settore avicolo. Infatti, le risorse del “Fondo per l’emergenza avicola”, istituito dall’art. 1 bis, comma 8 della legge 11 marzo 2006 n. 81 “al fine di assicurare la realizzazione di interventi urgenti diretti a fronteggiare l’emergenza del settore avicolo”, risultano a tutt’oggi non spese in quanto le misure adottate dall’Italia sono ancora in corso di valutazione da parte della Commissione europea. L’emendamento proposto mira, quindi, a vincolare esclusivamente per questo comparto i fondi già stanziati e annoverati in Finanziaria.
Per quanto riguarda l’importante tema dello sviluppo delle agro-energie, il decreto collegato alla Finanziaria prevede incentivi per l’implementazione delle filiere agro-energetiche, attraverso l’istituzione di un Fondo. L’emendamento tende a due obiettivi: la finalizzazione delle incentivazioni solo alle imprese agricole e cooperative; l’ampliamento dei prodotti energetici oggetto delle incentivazioni che, nel testo proposto, sono solo circoscritti ai biocombustibili da trazione, mentre è necessario includere tutti i prodotti energetici derivanti dalle biomasse degli stessi imprenditori agricoli beneficiari delle incentivazioni.
Infine, occorre, espressamente prevedere nel decreto collegato alla Finanziaria - sostiene l’on D’Ulizia – un credito d’imposta riservato anche per gli investimenti in agricoltura. L’art. 19 è di difficile applicazione, di fatto, alle imprese del settore, ivi comprese le cooperative agricole ed agroalimentari, le quali vengono, così, ingiustamente discriminate rispetto alle altre imprese o forme societarie. Con l’emendamento proposto anche gli imprenditori agricoli, singoli ed associati in cooperativa, potranno, senz’altro, con maggior certezza beneficiare di un importante strumento per il loro sviluppo.”
“In particolare – sottolinea l’on. D’Ulizia – gli interventi proposti riguardano il credito d’imposta, le agro energie e le crisi di mercato, soprattutto nel settore avicolo. Infatti, le risorse del “Fondo per l’emergenza avicola”, istituito dall’art. 1 bis, comma 8 della legge 11 marzo 2006 n. 81 “al fine di assicurare la realizzazione di interventi urgenti diretti a fronteggiare l’emergenza del settore avicolo”, risultano a tutt’oggi non spese in quanto le misure adottate dall’Italia sono ancora in corso di valutazione da parte della Commissione europea. L’emendamento proposto mira, quindi, a vincolare esclusivamente per questo comparto i fondi già stanziati e annoverati in Finanziaria.
Per quanto riguarda l’importante tema dello sviluppo delle agro-energie, il decreto collegato alla Finanziaria prevede incentivi per l’implementazione delle filiere agro-energetiche, attraverso l’istituzione di un Fondo. L’emendamento tende a due obiettivi: la finalizzazione delle incentivazioni solo alle imprese agricole e cooperative; l’ampliamento dei prodotti energetici oggetto delle incentivazioni che, nel testo proposto, sono solo circoscritti ai biocombustibili da trazione, mentre è necessario includere tutti i prodotti energetici derivanti dalle biomasse degli stessi imprenditori agricoli beneficiari delle incentivazioni.
Infine, occorre, espressamente prevedere nel decreto collegato alla Finanziaria - sostiene l’on D’Ulizia – un credito d’imposta riservato anche per gli investimenti in agricoltura. L’art. 19 è di difficile applicazione, di fatto, alle imprese del settore, ivi comprese le cooperative agricole ed agroalimentari, le quali vengono, così, ingiustamente discriminate rispetto alle altre imprese o forme societarie. Con l’emendamento proposto anche gli imprenditori agricoli, singoli ed associati in cooperativa, potranno, senz’altro, con maggior certezza beneficiare di un importante strumento per il loro sviluppo.”
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19/10/2006
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