Turismo : il comitato scientifico analizza i report dellosservatorio
| MACERATA - Lattenzione del Comitato scientifico si è soffermata su alcuni aspetti dellindagine che costituiscono segnali importanti per il lavoro da compiere
I risultati dei primi due report sulla stagione turistica 2006 in provincia di Macerata, presentati nei giorni scorsi dall’Isnart nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio turistico, sono stati analiticamente esaminati in una riunione del Comitato scientifico appositamente costituito dall’assessorato provinciale al Turismo a supporto della fase di predisposizione del Piano di sviluppo turistico dell’intero territorio.
Ospitato nella propria sede aziendale di Muccia da Orietta Maria Varnelli, componente lei stessa del Comitato, l’organismo di consultazione ha dibattuto con l’assessore provinciale Donato Caporalini e con il consulente del Piano, Pietro Leoni, l’intero quadro di riferimento emerso dall’indagine condotta dall’Istituto di ricerche.
L’attenzione del Comitato scientifico si è soffermata su alcuni aspetti dell’indagine che “costituiscono – è stato detto – segnali importanti per il lavoro da compiere”. Uno di questi è rappresentato dalle risposte date dal “campione” degli intervistati sulle “motivazioni” che li hanno spinti a compiere una vacanza nel maceratese. Il 25,2% (percentuale doppia rispetto al resto delle Marche e superiore anche al totale dei vacanzieri in Italia) ha dichiarato di essere stato attirato dalle bellezze naturali del luogo e un altro 7,2% dal “desiderio di vedere un posto mai visto prima”. Anche i canali “internet” hanno favorito l’afflusso dei turisti. Il 18% è stato invogliato da promozione via web, mentre l’8,1% è stato attratto da letture di libri o di testi non a carattere turistico. Due percentuali, anche queste, notevolmente superiori alla media, sia nazionale, sia regionale.
I mercati esteri più importati per la provincia di Macerata sono, nell’ordine, la Germania, il Regno Unito e l’Olanda. I turisti tedeschi si orientano di più verso destinazioni marine o prodotti culturali, privilegiando alberghi e campeggi. I britannici prediligono la montagna e la campagna, alloggiando in agriturismi.
Nel corso dei lavori del Comitato scientifico è stato sottolineato l’opportunità di considerare l’intera provincia di Macerata come un’unica destinazione turistica che ha al suo interno un’offerta articolata in più prodotti: alcuni maturi, con la necessità di essere innovati; altri in crescita, ma che necessitano di essere affiancati; e, infine, altri che hanno bisogno di essere aiutati a crescere e a farsi scoprire.
Ospitato nella propria sede aziendale di Muccia da Orietta Maria Varnelli, componente lei stessa del Comitato, l’organismo di consultazione ha dibattuto con l’assessore provinciale Donato Caporalini e con il consulente del Piano, Pietro Leoni, l’intero quadro di riferimento emerso dall’indagine condotta dall’Istituto di ricerche.
L’attenzione del Comitato scientifico si è soffermata su alcuni aspetti dell’indagine che “costituiscono – è stato detto – segnali importanti per il lavoro da compiere”. Uno di questi è rappresentato dalle risposte date dal “campione” degli intervistati sulle “motivazioni” che li hanno spinti a compiere una vacanza nel maceratese. Il 25,2% (percentuale doppia rispetto al resto delle Marche e superiore anche al totale dei vacanzieri in Italia) ha dichiarato di essere stato attirato dalle bellezze naturali del luogo e un altro 7,2% dal “desiderio di vedere un posto mai visto prima”. Anche i canali “internet” hanno favorito l’afflusso dei turisti. Il 18% è stato invogliato da promozione via web, mentre l’8,1% è stato attratto da letture di libri o di testi non a carattere turistico. Due percentuali, anche queste, notevolmente superiori alla media, sia nazionale, sia regionale.
I mercati esteri più importati per la provincia di Macerata sono, nell’ordine, la Germania, il Regno Unito e l’Olanda. I turisti tedeschi si orientano di più verso destinazioni marine o prodotti culturali, privilegiando alberghi e campeggi. I britannici prediligono la montagna e la campagna, alloggiando in agriturismi.
Nel corso dei lavori del Comitato scientifico è stato sottolineato l’opportunità di considerare l’intera provincia di Macerata come un’unica destinazione turistica che ha al suo interno un’offerta articolata in più prodotti: alcuni maturi, con la necessità di essere innovati; altri in crescita, ma che necessitano di essere affiancati; e, infine, altri che hanno bisogno di essere aiutati a crescere e a farsi scoprire.
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19/10/2006
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