"Noi siamo pronti a candidarci con nostri delegati, alle prossime elezioni per il rinnovo delle RSU interne sia all'Adim Scandolara di Campolungo che alla Bluterma
(ex Itemar) di Colonnella, elezioni che si terranno il 6 e il 9 ottobre. E questo nonostante le minacce verbali, le intimidazioni dirette, le lettere di richiamo, i provvedimenti disciplinari senza giustificato
motivo e altri atti vergognosi che i nostri iscritti e candidati, lavoratori delle stesse aziende, stanno subendo ormai da un mese a questa parte." Lo ricorda, con tanto di denuncia pubblica di quanto sta accadendo nelle fabbriche della vallata del Tronto, Andrea Quaglietti, il coordinatore provinciale del Sincobas.

Il sindacato intercategoriale di base, dopo il successo ottenuto alla Pall Medicalia Italia, e i
precedenti alla Manuli e in altre realtà industriali della provincia, è pronto ad accettare la sfida anche in due altre e grandi aziende del territorio, come l'Adim Scandolara e la Bluterma. "Nonostante il clima ricattatorio nei nostri confronti, e gli ostacoli, le intimidazioni scritte o verbali che i lavoratori a noi vicini
stanno subendo da alcune settimane ad oggi - continua Quaglietti - noi andremo avanti nel nostro percorso, anche perché sono gli stessi lavoratori delle due aziende che ce lo chiedono.

Questi ultimi sono stato ormai da tempo esclusi dalle scelte che li riguardano, nella vita e nella programmazione del processo produttivo aziendale, e per questo guardano al Sincobas come a l'unico sindacato che possa tornare a difenderli, a da loro voce, a far loro semplicemente rivendicare diritti sia come dipendenti sia come persone, con la propria dignità e le proprie necessità. Tale accanimento sospetto, recente e mirato solo nei confronti dei lavoratori che si avvicinano al sindacato di base - conclude Quaglietti - deve far riflettere tutti, e far capire anche quanto sia importante dare un forte sostegno ad un organizzazione sindacale che vuole tutelare gli operai e tutta la forza lavoro di uno stabilimento, forza lavoro trattata negli ultimi anni come merce e abbandonata a se stessa, quando non espulsa dal processo produttivo senza spiegazioni o avvisi.

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