Seni che dimagriscono di colpo di una o due taglie e sederi grossi che spariscono nel giro di venti giorni. Sembrano miracolosi gli effetti di alcune sostanze (ancora apparentemente innocue) che nell’ascolano e nel fermano stanno andando a ruba, pastiglie che sono pubblicizzate in televisione presso una rete non statale e nemmeno del circolo Mediaset.

Negli spot televisivi queste sostanze sono pubblicizzate come sostanze naturali che stimolano l’aggregazione maggiore dei grassi nelle feci e ne favoriscono l’espulsione fecale tramite l’utilizzo di alcuni nuovi estratti da piante tropicali. Per una particolare attenzione alla salute del lettore non si può però non mantenere l’allerta verso prodotti che promettono miracoli e si consiglia sempre di confidarsi ed ascoltare le parole del proprio medico di base a riguardo, anche se in tv appare la definizione “non è un farmaco”.

Qualora non fosse un elemento dannoso per la vostra salute il medico potrebbe anche dirvi di assumere tale sostanza con tranquillità, ma qualora il medico riconoscesse un particolare ingrediente a voi allergico oppure nocivo vi saprebbe evitare malori inutili. Ed intanto, mentre qua e la spariscono pance formato “Obelix” e donne sui cinquanta rispolverano estasiate i vecchi jeans riposti in fondo all’armadio per mero ricordo, qualcuno già mormora che al termine della cura sarebbe tornata la pancia e sarebbe tornata, triplicata, la voglia di ciauscolo e vino novello.

Il bello a questo punto è che la pubblicità ha promesso alla nostra signora che qualora non fosse stata contenta del prodotto avrebbe potuto spedire entro trenta giorni le scatole (anche vuote) per venire risarcita fino all’ultimo centesimo... ma la nostra signora, ahinoi, riscopre la voglia di ciauscolo proprio dopo la mezzanotte del trentesimo giorno, mentre, ahilei, il marito dorme invece di dimostrarsi attento e “felice!” dei cambiamenti (fenotipicamente positivi) avvenuti nel corpo della propria partner. A tal riguardo, sempre non per propaganda ma per cura del lettore, si consiglia una maggiore attenzione alla nutrizione tramite, se possibile, una cucina macrobiotica e l’utilizzo delle proprie facoltà mentali anche per distinguere ciò che è il caso di ingurgitare e ciò che è proprio il caso di evitare.