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Tartufo: annata buona

| S.ANGELO IN VADO - Domani si apre la 43° Mostra del bianco pregiato a Sant’Angelo in Vado. Gli esperti annunciano: quantità e qualità buone, prezzi alti fino ala fine di ottobre

Sarà un’annata buona per la produzione del “Tuber Magnatum Pico”, ovvero il tartufo bianco pregiato. La previsione viene lanciata dagli esperti, tartufai e commercianti di Sant’Angelo in Vado, la mecca di “Re” tartufo, la cittadina marchigiana a pochi passi da Urbino, l’antica Tifernum Mataurense (municipio romano), celebre per aver dato i natali agli illustri pittori Taddeo e Federico Zuccari e per le sue bellezze artistiche, architettoniche e monumentali.

Le miti temperature estive alternate a piogge e temporali hanno consentito al proliferarsi del pregiato tubero che sarà presente in buone quantità e qualità fino alla fine del mese. Unico neo, se non si abbassano le temperature, la conservazione del tartufo, che si deteriora rapidamente. Consiglio: mangiarlo su delle tagliatelle prima possibile. Per tanto, fin verso la fine di ottobre i prezzi saranno ancora alti, poi dovrebbero scendere. Attualmente il costo di un chilo di tartufi si aggira dai mille agli oltre due mila euro, a seconda della pezzatura.

Domani (9 ottobre) si inaugura alle 11 la 43° edizione della Mostra nazionale del tartufo bianco pregiato a Sant’Angelo in Vado, alla presenza delle autorità nazionali e regionali. Madrina della kermesse, prevista tutti i week-end fino alla fine del mese, sarà la bella Maria Grazia Cucinotta, in arrivo nei prossimi giorni e poi la terza domenica della Mostra Mercato in occasione del ‘Tartufo d’oro’.

Quello di Sant’Angelo in Vado è un palcoscenico gastronomico, culturale, scientifico, sportivo ed ambientale davvero unico, tutto rivolto ad esaltare uno dei prodotti tipici per eccellenza e una delle zone più belle d’Italia. L’aroma del tartufo invade questo lembo di Marche, trasformandola in una valle “profumata”. La tradizione, il lavoro artigianale, la creatività, la storia, la ricchezza dei beni culturali la rendono anche una valle ricca di “sapienza”.

Ampio spazio, durante la prima giornata, sarà dato ad alcune iniziative volte a valorizzare e promuovere i diversi prodotti tipici delle Marche. A partire dalle carni delle razze bovine pregiate dell’Appennino Centrale, la polenta dei carbonari, le castagne delle colline pesaresi, i vini delle migliori cantine. Oltre al soave aroma del tartufo, si potranno assaggiare i sapori dei piatti tipici dell’agricoltura delle quattro province marchigiane: dai salumi pesaresi al ciauscolo di Macerata, dalle olive di Ascoli Piceno ai vini pregiati di Ancona, oltre a tanti altri prodotti come formaggi, miele, olio d’oliva, ortaggi, frutta, vini, grappe e un caratteristico liquore all’olio d’oliva.

Collateralmente apriranno i battenti le diverse mostre d’arte, “le vie dei mercanti” (mercatini tipici), spettacoli itineranti, nonché l’ 12° Raduno Equestre e l’12° Raduno Camperisti. Nella capitale per longevità del Tuber Magnatum Pico, il ricco calendario stilato, prevede fino alla fine di ottobre: il 28° Motoraduno Nazionale e il 11° Internazionale del tartufo (13,14 e 15 ottobre); la 32° Gara Nazionale di Cerca al Tartufo e 14° Raduno auto storiche.

Da non dimenticare infine l’assegnazione del “Tartufo d’oro 2006” a personalità distintesi nei vari campi durante quest’anno e la consegna del Premio Giornalistico Nazionale (entrambi il 22 ottobre).

Come sempre, annunciate alla corte di sua maestà il tartufo una nutrita schiera di vip, politici e personaggi dello spettacolo.

Infolinee: 0722.810095 o www.mostratartufo.it

07/10/2006





        
  



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