Egr. Sig. Sindaco
e p.c.
Al Presidente del Consiglio Comunale


OGGETTO: interrogazione a risposta orale al prossimo consiglio comunale

Il sottoscritto Bruno Gabrielli, Capogruppo consiliare di Forza Italia,

PREMESSO

Che con deliberazione di Consiglio Comunale n° 70 del 26 maggio 2004 è stato approvato il progetto per la realizzazione della Piazza San Pio X;
Che è stata adottata nel contempo variante al PRG per la reiterazione del vincolo urbanistico;
Che il vincolo posto sull’area è un vincolo preordinato all’esproprio previsto dall’art. 10 del DPR 327/01;
Che è stato dato incarico ai dirigenti dei settori “Lavori Pubblici e Assetto del Territorio” di porre in essere gli adempimenti successivi di competenza previsti dalla Legge Regionale 34/92 e DPR 327/01 per il proseguo dell’iter amministrativo;
Che la Provincia di Ascoli Piceno (settore Urbanistica e Bellezze Naturali), cui è stata inviata la pratica urbanistica, ha richiesto ina data 15/03/05 l’invio di una serie di documenti al fine di poter completare l’iter istruttorio della suddetta variante al PRG;

ATTESO CHE

tali documenti sono stati preparati dagli Uffici competenti ma non ancora inviati alla Provincia, nonostante l’inesistenza di qualsiasi successivo atto di Giunta o di Consiglio Comunale che annulli o interrompa la suddetta volontà di realizzare tramite esproprio la Piazza di San Pio X;
si apprende dai giornali che l’area oggetto di intervento sarebbe stata ampliata da codesta amministrazione fino a farne un Piano Particolareggiato che coinvolge l’intera zona Marina di Sotto;


CHIEDE

quali siano i motivi posti alla base del mancato inoltro alla Provincia di Ascoli Piceno della documentazione integrativa richiesta;
se intende annullare la delibera di Consiglio Comunale n° 70 del 26 maggio 2004 mettendo fine così alla procedura di esproprio di quei terreni da utilizzare per la realizzazione della Piazza San Pio X;
se, oltre quello che riguarda la zona Marina di Sotto, vi sono in cantiere altri Piani Particolareggiati da realizzare in città;
se non ritiene indispensabile, prima di agire attraverso dei “Piani Particolareggiati”, creare un Piano di Struttura accettato e condiviso dai cittadini che investa l’intero territorio comunale al fine di arrivare ad avere una città regolata da un disegno unitario e non dalla sommatoria di interventi parziali o compartimentali che rischiano di somigliare tanto alla riproposizione in chiave rivisitata e corretta dei famigerati PRUSST.


* CAPOGRUPPO CONSILIARE F.I.