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Controlli ambientali, si comincia dai rifuti

| ANCONA - Ciclo di seminari dal 21 novembre: Regione insieme Forze dell’ordine, UPI , ANCI e Arpam

Ottimizzare gli sforzi di vigilanza sull’ambiente, diffondere una cultura giuridica condivisa tra le forze dell’ordine impegnate in materia di ambiente, promuovere lo scambio di esperienze tra i soggetti coinvolti. Sono questi i principali obiettivi di un protocollo di intesa firmato a marzo 2005 tra l’assessorato regionale all’Ambiente, Carabinieri, Guardia di Finanzia, Corpo forestale dello Stato , Capitanerie di Porto, Polizie locali e ARPAM, istituzioni che compongono anche il Tavolo tecnico.

Da tale intesa deriva anche l’impegno della Regione Marche ad organizzare momenti di studio, riflessione e confronto. Il ciclo di seminari, organizzati con la Scuola regionale di formazione della pubblica amministrazione, che prenderà il via presso la Scuola di Polizia di Senigallia, il 21 novembre per proseguire poi il 22 e il 4 e 5 dicembre, rappresenta infatti la concretizzazione di tale impegno che ha come obiettivo generale un miglior coordinamento tra le forze di vigilanza ambientale.

Il primo tema di studio scelto sarà quello dei rifiuti “perché – spiega l’assessore regionale all’Ambiente , Marco Amagliani – è un argomento di interesse comune su cui si è già maturata una notevole esperienza e uno dei settori più delicati e strategici, sia per le emergenze che si verificano, sia per i pericoli di infiltrazioni di criminalità organizzata e per le ripercussioni sociali e ambientali.”

Alle quattro edizioni dei seminari a cui partecipano anche l’Associazione dei Comuni ( ANCI) , l’Unione delle Province (UPI) e la Marina militare come osservatore, interverrà in qualità di esperto anche Luca Ramacci, già Procuratore della Repubblica a Belluno e Venezia, nonché consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e componente della Commissione di esperti per la riforma del Testo unico ambientale, autore di numerose pubblicazioni sulla legislazione ambientale e i controlli.

I rifiuti sono anche uno dei settori su cui si concentra maggiormente la legislazione, sia comunitaria che nazionale. “Proprio in questi giorni – ha aggiunto Amagliani, che introdurrà i lavori seminariali- le Regioni sono chiamate a dare parere in sede di Conferenza unificata anche allo scopo di chiudere numerose procedure di infrazione avviate dalla comunità europea nei confronti dell’Italia.”

Le materie che saranno approfondite nel corso della prima parte dei seminari vanno dal decreto legislativo 152 del 2006, alle sanzioni penali, al reato di omessa bonifica dei siti inquinati fino al traffico illecito dei rifiuti. La seconda parte della giornata è invece dedicata alle attività operative e di indagine: dai rapporti con la Procura e gli enti pubblici alle verifiche e i sequestri.

17/11/2006





        
  



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