Con la raccolta di ben trecentocinquanta firme è partita oggi da Fabriano la mobilitazione marchigiana della Coldiretti a sostegno dell’etichettatura d’origine dell’olio d’oliva. La manifestazione, svoltasi a Fabriano nell’ambito della Giornata del Ringraziamento, ha visto l’organizzazione di una “bruschettata” in piazza a base di olio novello fornito dalle imprese agricole della zona. “Un modo per ricordare a tutti la bontà delle nostre produzioni e la necessità di tutelarle da chi pensa di fare soldi sfruttando il nome del made in Marche – ha spiegato il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -. E’ pazzesco che si possano vendere miscugli di olio ottenuto da olive tunisine o cgreche spacciandolo per italiano”.

“La nostra petizione popolare mira a garantire trasparenza ai consumatori – ha aggiunto il presidente di Coldiretti Ancona, Maurizio Monnati – e il successo e l’interesse riscossi dalla manifestazione di oggi è un ottimo viatico per andare avanti”. A sottoscrivere la petizione popolare sono stati anche il vescovo di Fabriano-Matelica, monsignor Giancarlo Vecerrica, e il sindaco di Fabriano, Roberto Sorci, assieme al direttore di Coldiretti Marche, Alberto Bertinelli, e al direttore di Coldiretti Ancona, Mauro Gabrielli. Sia l’altro prelato che il primo cittadino hanno messo in risalto l’importanza di assicurare trasparenza e difendere e valorizzare le produzioni tipiche.

Prima della bruschettata si era svolta la santa messa nell’ambito della Giornata del Ringraziamento, con l’offerta e la benedizione dei prodotti della terra, fra cui un agnellino. Quindi l’inaugurazione dell’Ufficio Zona di Coldiretti Fabriano, recentemente ristrutturato. Il tutto con la collaborazione di Cassa di Risparmio di Fabriano e Sgalla Trattori.