“Che non si sia fatto nessun intervento per lo Scalo di Alaggio ? Una fortuna ! “ Così commenta l’Assessore alle Politiche Marinare Settimio Capriotti forte del fatto che esso non verrà perché manca un progetto esecutivo. Ma secondo il componente la Giunta il fatto grave è che i 277 mila 739 euro che si sarebbero dovuti destinare per le infrastrutture cantieristiche altro non sono che lo storno di una parte dei 545 mila euro destinati per la riqualificazione dell’intera area portuale e quindi per l’attività stessa della pesca.

Non a caso i due ispettori del Ministero per le Infrastrutture che erano di recente in città per un sopralluogo avrebbero tirato un sospiro di sollievo alla notizia. Questo perché, qualora si fosse dato seguito all’erogazione della somma, l’Amministrazione avrebbe corso seri e fondati rischi di ricevere, nei prossimi cinque anni, una visita di ispezione da parte della Cee con susseguente annullamento della convenzione seguita da penale.

Difatti, il devolvere un finanziamento allo Scalo di Alaggio sarebbe risultato una forzatura visto che le somme tutt’ora a disposizione, secondo l’Obbiettivo Due della destinazione, provengono dai Fondi Europei per la Pesca. I soldi che sarebbero dovuti andare allo Scalo sarebbero stati tolti alle seguenti destinazioni : completamento degli asfalti zona portuale (Euro 88.539), completamento impianti ant’incendio e banchina di riva (Euro 70.400), adeguamento dell’impianto ant’incendio (Euro 80.300), interventi intorno ed all’interno del mercato ittico (euro. 38.500).