Da Esopo a Oriana
Acquasanta Terme | Favola - aggiornata - sulle formiche.
di Peppino Orsini*
Versione classica.
La formica lavora tutta la calda estate; si costruisce la casa ed accantona le provviste per l'inverno.
La cicala pensa che, con quel bel tempo, la formica sia stupida; ride, danza, canta e gioca tutta l'estate.
Poi giunge l'inverno e la formica riposa al caldo ristorandosi con le provviste accumulate mentre la cicala trema dal freddo, rimane senza cibo e muore.
Versione aggiornata al 2006. Prodi imperante.
La formica lavora tutta la calda estate; si costruisce la casa e accantona le provviste per l'inverno.
La cicala pensa che, con quel bel tempo, la formica sia stupida; ride, danza, canta e gioca tutta l'estate.
Poi giunge l'inverno e la formica riposa al caldo ristorandosi con le provviste accumulate.
La cicala, tremante dal freddo, organizza una conferenza stampa e chiede:
«Perché la formica ha il diritto d'essere al caldo e ben nutrita mentre altri meno fortunati muoiono di freddo e fame?»
La televisione organizza trasmissioni in diretta che mostrano la cicala infreddolita unitamente a spezzoni della formica al caldo nella sua confortevole casa con la tavola piena di ogni ben di Dio.
I telespettatori sono colpiti dal fatto che, in un paese così ricco, si lasci soffrire la povera cicala mentre altri vivono nell'abbondanza.
I sindacati, solidali con la cicala, manifestano davanti alla casa della formica.
I giornalisti organizzano interviste chiedendo:
«Perché la formica è divenuta così ricca sulle spalle della cicala?».
Poi sollecitano il governo ad aumentare le tasse alla formica perché essa paghi la sua giusta parte.
In linea con i sondaggi, il governo redige una legge per l'eguaglianza economica ed una (retroattiva all'estate precedente) anti discriminatoria.
La formica, oltre all’aumento delle tasse, deve pagare una multa per non aver occupato la cicala come apprendista.
La formica non ha i soldi per pagare l’aumento delle tasse e la multa: il fisco le sequestra la casa.
Allora la formica lascia il paese e si trasferisce in Liechtenstein.
La televisione prepara un reportage sulla cicala che, ora ben pasciuta, sta terminando le provviste lasciate dalla formica nonostante la primavera sia ancora lontana.
L'ex casa della formica, divenuta alloggio sociale per la cicala, comincia a deteriorasi nel disinteresse della cicala e del governo.
Le cicale sono molte e scioperano per la mancanza di assistenza sociale per loro.
Il Governo crea una apposita commissione. Costo: 10 miliardi.
Intanto la cicala, sistemata nella casa già della formica emigrata, muore di ipernutrizione mentre la stampa evidenzia ancora di più quanto sia urgente occuparsi delle ineguaglianze sociali.
Espatriata la formica e morta la cicala, la casa viene occupata da immigrati.
Il governo si felicita delle diversità multi culturali del paese così aperto e socialmente evoluto.
Con gli immigrati, spesso clandestini, arrivano baby prostitute, moschee, ecc., ecc. ecc.
Il partito della sinistra propone l'integrazione (noi con loro. In Italia! Non viceversa!) perché la repressione genera violenza e violenza chiama violenza.
E l’Italia si appresta a diventare Itarabia.
Anticipando la trasformazione dell’Europa in Eurabia.
Sicut Oriana Fallaci predixit!
*Nota di Peppino Orsini.
L’idea di fondo di questo articolo non è mia. Io ho solo apportato qualche aggiunta.
Sono partito da un testo inviatomi da un amico (grazie A.A.).
L’Autore è sconosciuto.
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03/11/2006
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