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Giornata delle Marche: l’importanza di abitare in periferia

| PESARO - Diamanti: “regione conosciuta, dove si vive bene, con uno sviluppo consistente ed elevata sicurezza”

“Le Marche sono una regione dove si vive bene, con uno sviluppo abbastanza consistente e un esteso grado di sicurezza”. È l’immagine che gli italiani, ma anche gli stessi marchigiani, hanno delle Marche. Il dato è emerso da un’indagine condotta da Ilvo Diamanti e presentata al Teatro Rossini di Pesaro, nel corso della cerimonia ufficiale della seconda Giornata delle Marche. La rilevazione ha coinvolto un campione di 1.500 italiani, interpellati con domande sui rapporti dei cittadini con lo Stato (all’interno delle quali alcune riguardavano la “visibilità” delle Marche), mentre altri 600 quesiti sono stati rivolti direttamente ai marchigiani.

L’indagine: “L’importanza di abitare in periferia” è stata condotta, una settimana fa, dal Laboratorio studi politici dell’Università di Urbino. Diamanti ha detto di essere rimasto “sorpreso e interdetto” per l’incarico ricevuto dalla Regione, perché “coltivare l’identità regionale non è poi così diffuso e scontato. Non tutte le Regioni vogliono mantenerla e commissionano studi. Discutere di identità regionale è un’operazione non solo di democrazia, ma un vero progetto che valorizza la condivisione di valori comuni”. Secondo lo studio di Ilvo Diamanti, le Marche “sono conosciute da una quota abbastanza ampia, ma comunque delimitata: circa il 40 per cento degli italiani, che l’hanno anche visitata, mentre un 10 per cento non la conoscono e non l’hanno visitata”. Da rilevare, però, che la regione è molto conosciuta dai giovani, sicuramente perché le università marchigiane sono prestigiose e hanno un numero consistente di iscrizioni.

Gli stessi marchigiani condividono il giudizio di vivere in una realtà sviluppata, tranquilla e sicura: “Una valutazione comune, ma con differenze all’interno della regione, perché questa è una realtà composta da province e città con diverse specificità e peculiarità. Sotto questo profilo le Marche si confermano marche, cioè plurali, e la loro è un’identità aperta, tanto è vero che se esiste uno specifico molto evidente nelle Marche, questo è il fatto che si riconoscano nel Centro Italia. I marchigiani sono orgogliosi della loro terra, però la vedono come un’articolazione del Centro Italia”. Questo, secondo Diamanti, “è un fatto abbastanza nuovo: si sentono molto vicini, e non soltanto geograficamente, all’Emilia Romagna, Toscana e Umbria. Anni fa Giuseppe De Rita parlò della macroarea di Centronia: credo che non avesse tutti i torti!”.

Quella marchigiana, in conclusione, è un’identità “gentile e timida”, perché tipica della provincia e non evidenzia caratteri forti come in altre realtà, dove questa consistenza rappresenta, purtroppo, anche un problema. Ilvio Diamanti è professore ordinario di Scienze Politiche nella Facoltà di Sociologia dell'Università di Urbino, al cui interno ha fondato e dirige il Laboratorio di Studi Politici e Sociali (LaPolis). Sul quotidiano la Repubblica tratteggia "Mappe" della politica e della società italiana.

10/12/2006





        
  



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