Il Cassero di Porta Romana
Ascoli Piceno | Le guide Agorà sono alunni del Liceo Classico "Francesco Stabili di Ascoli P. che studiano il patrimonio architettonico della città e i problemi connessi alla sua difesa e conservazione.
gli studenti del Progetto Guide Agorà in visita al Cassero di Porta Romana.
Spesso cerco di immaginare l’Ascoli che non c’è, percorro le strette rue, tra le alte torri e le possenti mura, per ritrovare l’antico tessuto urbano, scenario di un mondo passato. Strade acciottolate, piazze, portici, logge, arditi ponti, sono come immagini sbiadite di un tempo lontano, frammenti di una realtà ormai dimenticata.
Faccio parte del gruppo guide Agorà attivo da anni nel Liceo Classico “F. Stabili” che attraverso esperienze concrete permette a noi giovani di conoscere e amare il nostro territorio, ci fa rivalutare le bellezze che ci circondano e che fino ad ora abbiamo sempre visto in modo superficiale.
Durante una delle nostre visite guidate io e miei compagni siamo rimasti colpiti dallo stato di abbandono e trascuratezza in cui si trova l’antico Cassero di Porta Romana. Non è passato molto tempo da quando la possente fortificazione medioevale è stata restaurata e restituita alla fruizione della cittadinanza con un percorso pedonale addossato alle mura, e già l’incuria e l’inciviltà l’hanno deturpata. Non si potrebbe ripulire e mettere fuori terra tutta l’antica torre e cercare anche gli ingressi della galleria che la legava alla Fortezza Pia?
Perché dalla parte verso la collina è stato lasciato tutto quel materiale di riporto che la copre fino al secondo piano della costruzione, nascondendo una gran parte del perimetro? Cosa c’è dentro? Non sarebbe possibile ripulire l’interno e adibirlo magari a museo delle Mura, utilizzarlo come la Torre dei Gualtieri a San Benedetto o quella di Martinsicuro, torri molto belle ma di mattoni, mentre la nostra è di bellissimo travertino, come la nostra cara città?
Cumuli di immondizia, siringhe infette, rifiuti di ogni genere, macerie e terra da riporto, una vera e propria discarica nasconde le tracce del nostro passato, la barbarie della società attuale sta cancellando secoli di civiltà.
Per noi ragazzi gli scorci della nostra città non sono solo lo scenario dei nostri incontri, ma rappresentano le nostre radici storiche che ci permettono di affrontare con orgoglio il futuro.
La nostra città rappresenta la nostra identità e la nostra storia, è depositaria del nostro passato, per questo dobbiamo conoscerla e amarla, interpretare e comprendere il suo linguaggio, ascoltare il suo grido di aiuto.
Lo stesso grido di aiuto lo rivolgiamo all’Amministrazione della nostra città e ci auguriamo che sia accolto dal Sindaco e dall’Amministrazione provinciale e da chiunque abbia a cuore le nostre ricchezze d’arte e di storia.
GUIDA Agorà Marta Guidotti, 5 GINNASIO, SEZ.C, Liceo Classico “F.Stabili” A.P.
Faccio parte del gruppo guide Agorà attivo da anni nel Liceo Classico “F. Stabili” che attraverso esperienze concrete permette a noi giovani di conoscere e amare il nostro territorio, ci fa rivalutare le bellezze che ci circondano e che fino ad ora abbiamo sempre visto in modo superficiale.
Durante una delle nostre visite guidate io e miei compagni siamo rimasti colpiti dallo stato di abbandono e trascuratezza in cui si trova l’antico Cassero di Porta Romana. Non è passato molto tempo da quando la possente fortificazione medioevale è stata restaurata e restituita alla fruizione della cittadinanza con un percorso pedonale addossato alle mura, e già l’incuria e l’inciviltà l’hanno deturpata. Non si potrebbe ripulire e mettere fuori terra tutta l’antica torre e cercare anche gli ingressi della galleria che la legava alla Fortezza Pia?
Perché dalla parte verso la collina è stato lasciato tutto quel materiale di riporto che la copre fino al secondo piano della costruzione, nascondendo una gran parte del perimetro? Cosa c’è dentro? Non sarebbe possibile ripulire l’interno e adibirlo magari a museo delle Mura, utilizzarlo come la Torre dei Gualtieri a San Benedetto o quella di Martinsicuro, torri molto belle ma di mattoni, mentre la nostra è di bellissimo travertino, come la nostra cara città?
Cumuli di immondizia, siringhe infette, rifiuti di ogni genere, macerie e terra da riporto, una vera e propria discarica nasconde le tracce del nostro passato, la barbarie della società attuale sta cancellando secoli di civiltà.
Per noi ragazzi gli scorci della nostra città non sono solo lo scenario dei nostri incontri, ma rappresentano le nostre radici storiche che ci permettono di affrontare con orgoglio il futuro.
La nostra città rappresenta la nostra identità e la nostra storia, è depositaria del nostro passato, per questo dobbiamo conoscerla e amarla, interpretare e comprendere il suo linguaggio, ascoltare il suo grido di aiuto.
Lo stesso grido di aiuto lo rivolgiamo all’Amministrazione della nostra città e ci auguriamo che sia accolto dal Sindaco e dall’Amministrazione provinciale e da chiunque abbia a cuore le nostre ricchezze d’arte e di storia.
GUIDA Agorà Marta Guidotti, 5 GINNASIO, SEZ.C, Liceo Classico “F.Stabili” A.P.
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18/12/2006
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