Primo meeting del volontariato della protezione civile.
Porto Sant'Elpidio | Primo Meeting del Volontariato di Protezione Civile organizzato dalla Federprociv Picenum, a Villa Baruchello
All’incontro, svoltosi Sabato, hanno partecipato il Sindaco di Porto Sant’Elpidio Mario Andrenacci, il Sottosegretario di Stato agli Affari Generali ed Autonomie Locali Pietro Colonnella; il Prefetto Alberto Cifelli ed il Presidente della Provincia Massimo Rossi. Il convegno è stato introdotto da Roberto Rosi Oreficini Coordinatore del Sistema Protezione Civile della Regione Marche a cui sono seguiti gli interventi del Dirigente Ufficio Volontariato del Dipartimento della Protezione Civile Sisto Ruffo che ha chiarito il ruolo del volontariato nel sistema nazionale di protezione civile; del Dirigente P.F. Protezione Civile della Regione Marche Sara Cammarota che ha parlato del ruolo del sistema di protezione civile marchigiano ; del Direttore Provinciale Centrale Operativa 118 Elio D’Angelo che ha trattato il tema del volontariato sanitario di pronto intervento e della Psicologa Ismaela Evangelista che ha chiarito quali sono gli aspetti motivazionali del volontariato. Alle ore 18.00 si è poi tenuta l’ormai consueta assemblea di fine anno del Gruppo Comunale Protezione Civile tenuta dal Coordinatore Tecnico Filippo Berdini e dal Responsabile C.O.C. Comandante Benedetto Crescenzi, nel corso della quale si è tenuto anche il cerimoniale per il ventennale del Radio Club Costa Adriatica.
“Il volontariato di Protezione civile – ha dichiarato il Sindaco Mario Andrenacci - è un fenomeno nato sotto la spinta delle grandi emergenze verificatesi in Italia a partire dall'alluvione di Firenze del 1966 fino ai terremoti del Friuli e dell'Irpinia. In occasione di questi eventi si verificò, per la prima volta nel dopo guerra, una grande mobilitazione spontanea di cittadini di ogni età e condizione, affluiti a migliaia da ogni parte del paese nelle zone disastrate per mettersi a disposizione e "dare una mano". Da allora è iniziata l’ascesa del volontariato di protezione civile, e negli ultimi dieci anni, una illuminata legislazione ha riconosciuto il valore del volontariato associato (legge quadro 266/91), come espressione di solidarietà, partecipazione e pluralismo, incoraggiandone e sostenendone sia la cultura che lo sviluppo organizzativo. Quando nel 1992 fu istituito, con la legge 225/92, il Servizio Nazionale della Protezione civile, anche alle organizzazioni di volontariato è stato espressamente riconosciuto il ruolo di "struttura operativa nazionale", parte integrante del sistema pubblico, alla stregua delle altre componenti istituzionali, come il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, le Forze Armate, le Forze di Polizia, il Corpo forestale dello Stato, ecc. La crescita del volontariato di Protezione civile è in continua, salutare espansione su tutto il territorio nazionale.
Ho avuto modo di leggere in un recente articolo che ci sono duemila cinquecento organizzazioni di volontariato di Protezione Civile per un totale di oltre un milione e trecentomila volontari disponibili. Di essi, circa sessantamila sono pronti ad intervenire nell'arco di pochi minuti sul proprio territorio, mentre circa trecentomila sono pronti ad intervenire nell'arco di qualche ora. Questi dati testimoniano la portata e l’importanza del servizio volontario e rappresentano un gesto concreto di solidarietà nei confronti dei più bisognosi.
Il ruolo insostituibile assunto oggi dal servizio di volontariato della Protezione civile di Porto Sant’Elpidio, nella sua veste di custode naturale del territorio e forza civile di tutela e protezione della comunità, merita non solo un pieno riconoscimento, ma anche un crescente sostegno pubblico per le dotazioni di mezzi, di materiali, di attrezzature, di formazione, preparazione e aggiornamento, tanto necessarie per l'ottimale utilizzo delle energie che vengono offerte in aiuto della collettività. Verso questa direzione, in questi anni, ci siamo impegnati per costruire una "macchina di intervento in emergenza" così bene organizzata e radicata nel territorio, in grado di ridurre al minimo il tempo che intercorre tra un evento calamitoso e i primi soccorsi. A tale proposito abbiamo destinato gli ex uffici dell’ Italgas per la nuova sede della Protezione Civile dove è presente una rimessa per i mezzi, un magazzino e gli uffici e che verrà inaugurata la prossima primavera.
La Protezione Civile di Porto Sant’Elpidio con i suoi oltre 90 volontari svolge un ruolo insostituibile in città ed anche fuori dalla città. Ognuno di loro rappresentala un tassello fondamentale per la crescita della democrazia, della solidarietà e della partecipazione all’interno di una città che sta crescendo sotto ogni aspetto: a partire dai segnali di ripresa del settore calzaturiero per continuare con lo sviluppo economico in ambito turistico, commerciale e dei servizi, fino alla cultura con il Festival Internazionale di Teatro per ragazzi e l’apertura del nuovo Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio.
La Protezione Civile di Porto Sant’Elpidio ha saputo, negli anni, dare considerevoli contributi in diverse circostanze come le varie mareggiate, la gestione degli allagamenti di sottopassi, ma anche la partecipazione alle manifestazioni culturali, sociali e religiose come supporto alla Polizia Municipale fino al più recente intervento nell’alluvione che a settembre si è verificata ad Osimo, Castelfidardo e le zone limitrofe. Per non parlare, poi, di eventi straordinari come l’esondazione del Chienti e del Tenna nel dicembre 2001 e il black out del 2004 che provocò l’arresto di un treno con 950 persone a bordo, alla stazione di Porto Sant’Elpidio. Come Amministrazione Comunale abbiamo sempre sostenuto il volontariato in tutte le sue diverse espressioni, per quanto riguarda la Protezione Civile, in particolare, per le sue funzioni di salvaguardia del territorio, che la connettono strettamente con le istituzioni ( Regione, Provincia e Comuni ) il nostro rapporto è prioritario e fortemente integrato. Non credo sia superfluo ricordare come in qualità di Sindaco, per una precisa scelta amministrativa, sono chiamato a rivestire anche l’incarico di Presidente della Protezione Civile ed è proprio in qualità di presidente ma soprattutto di uomo che vorrei concludere il mio intervento con un piccolo ma sentito appello. Abbiamo continuo bisogno di forze nuove, di persone disponibili ad aiutare gli altri perciò chiunque fosse interessato ad iscriversi al nostro gruppo prenda con slancio questa nuova avventura. Non sono richieste conoscenze particolari, la vera formazione si fa sul campo, con esercitazioni sul territorio e con corsi di formazione di base.”
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18/12/2006
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