Dedicato al lavoro e all Europa il nuovo numero di Marche Regione
| ANCONA - In primo piano le manifestazioni in Belgio, terra elettiva di tanti nostri emigranti impegnati nel duro lavoro della miniera e oggi seconda casa per 30 mila corregionali.
Il nuovo numero “Marche regione”, bimestrale della Giunta regionale, dedica ampio spazio al lavoro e all’Europa: temi che hanno caratterizzato la seconda edizione della “Giornata delle Marche”. In primo piano le manifestazioni in Belgio, terra elettiva di tanti nostri emigranti impegnati nel duro lavoro della miniera e oggi “seconda casa”, come l’ha definita il presidente della Giunta regionale,Gian Mario Spacca, per 30 mila corregionali.
L’iniziativa vuole ricordare il prezioso contributo dei marchigiani alla costruzione della nuova identità europea e riportare alla memoria lo spirito di sacrificio dei nostri corregionali costretti ad emigrare all’estero per cercare lavoro.
Pagine dolorose di un passato non troppo lontano e in parte rimosso che Gian Antonio Stella, tra le più autorevoli firme del Corriere della Sera, rievoca in un intervista, soffermandosi sulla tragedia di Marcinelle dell’8 agosto 1956 in cui persero la vita 136 minatori italiani, tra cui 12 marchigiani.
“Ma la “Giornata delle Marche”- scrive l’assessore al lavoro Ugo Ascoli – non guarda solo al passato: l’obiettivo è valorizzare la regione come un luogo che produce, attira forza di lavoro e dove gli immigrati si integrano meglio”.
Un’immigrazione “ben integrata anche grazie all’intervento pubblico”, precisa l’assessore regionale alle politiche comunitarie Paolo Petrini. Un giudizio condiviso da Giuseppe De Rita, segretario generale della Fondazione Censis, che sottolinea come le Marche siano diventate “un punto di riferimento fondamentale” delle politiche di sviluppo, e dal sociologo Ilvo Diamanti, curatore di un sondaggio dal quale risulta una “diffusa soddisfazione” tra i cittadini della regione per la qualità della vita e dell’ambiente.
Altri servizi riguardano il rilancio della strategia di apertura verso l’Europa dell’Est e, in particolare, verso la Cina, paese in cui, ricorda Gian Mario Spacca, sono stati avviati numerosi progetti di joint venture. Pietro Marcolini,assessore ai trasporti, illustra gli obiettivi della Regione per migliorare la mobilità.
Gianni Giaccaglia,assessore alle attività produttive, fa il punto sul Distretto del Mare, un progetto di sviluppo di un settore strategico,come la cantieristica, dove operano 400 aziende, quasi diecimila occupati, e che produce un fatturato di 800 milioni di euro.
Luigi Minardi, assessore alla cultura, ribadisce la necessità di riorganizzare il settore dello spettacolo dal vivo, definire il Testo Unico per i beni e le attività culturali, e di avviare il progetto “Marche verdeggianti”.
Marco Amagliani,assessore all’ambiente, si sofferma sull’importanza del Piano energetico ambientale regionale (Pear) nell’ambito dell’innovazione sostenibile.
Gianluca Carrabs, assessore all’edilizia, illustra i principi innovativi - attenzione alla salute, uso di materiali naturali,contenimento dei consumi energetici - che hanno ispirato lo schema di legge sulle “Norme per l’edilizia sostenibile”.
Almerino Mezzolani, responsabile della sanità regionale, giudica come un rafforzamento del welfare e della coesione sociale la dotazione di una Tac (Tomografia assiale computerizzata) all’Ospedale “Santa Maria della Pietà” di Camerino.
L’iniziativa vuole ricordare il prezioso contributo dei marchigiani alla costruzione della nuova identità europea e riportare alla memoria lo spirito di sacrificio dei nostri corregionali costretti ad emigrare all’estero per cercare lavoro.
Pagine dolorose di un passato non troppo lontano e in parte rimosso che Gian Antonio Stella, tra le più autorevoli firme del Corriere della Sera, rievoca in un intervista, soffermandosi sulla tragedia di Marcinelle dell’8 agosto 1956 in cui persero la vita 136 minatori italiani, tra cui 12 marchigiani.
“Ma la “Giornata delle Marche”- scrive l’assessore al lavoro Ugo Ascoli – non guarda solo al passato: l’obiettivo è valorizzare la regione come un luogo che produce, attira forza di lavoro e dove gli immigrati si integrano meglio”.
Un’immigrazione “ben integrata anche grazie all’intervento pubblico”, precisa l’assessore regionale alle politiche comunitarie Paolo Petrini. Un giudizio condiviso da Giuseppe De Rita, segretario generale della Fondazione Censis, che sottolinea come le Marche siano diventate “un punto di riferimento fondamentale” delle politiche di sviluppo, e dal sociologo Ilvo Diamanti, curatore di un sondaggio dal quale risulta una “diffusa soddisfazione” tra i cittadini della regione per la qualità della vita e dell’ambiente.
Altri servizi riguardano il rilancio della strategia di apertura verso l’Europa dell’Est e, in particolare, verso la Cina, paese in cui, ricorda Gian Mario Spacca, sono stati avviati numerosi progetti di joint venture. Pietro Marcolini,assessore ai trasporti, illustra gli obiettivi della Regione per migliorare la mobilità.
Gianni Giaccaglia,assessore alle attività produttive, fa il punto sul Distretto del Mare, un progetto di sviluppo di un settore strategico,come la cantieristica, dove operano 400 aziende, quasi diecimila occupati, e che produce un fatturato di 800 milioni di euro.
Luigi Minardi, assessore alla cultura, ribadisce la necessità di riorganizzare il settore dello spettacolo dal vivo, definire il Testo Unico per i beni e le attività culturali, e di avviare il progetto “Marche verdeggianti”.
Marco Amagliani,assessore all’ambiente, si sofferma sull’importanza del Piano energetico ambientale regionale (Pear) nell’ambito dell’innovazione sostenibile.
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29/12/2006
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