Sono passate da poco le 12,20 quando nella mattinata di venerdì 29 dicembre 2006 una Ford Escort, risultata poi rubata, si ferma davanti alla filiale dell'Unicredit in viale De Gasperi. Al suo interno tre individui, due italiani sui 45 e 39 anni e un albanese di 26.

Mentre uno dei due italiani resta al volante l’altro, insieme con il complice albanese, fa irruzione nella banca. Muniti dei soliti “cutter” con il volto coperti da un paio di boxer da uomo e dopo essersi fasciati le dita con dei cerotti per non lasciare impronte in neanche 50 secondi si fanno consegnare 9.440 euro, tanto è il contante presente in quel momento nelle casse dell’istituto bancario.

Poi, sempre fulmineamente, escono saltando a bordo della macchina che  parte sparata cercando di far perdere le proprie tracce. Senonchè quasi in tempo reale partono anche : l’allarme lanciato dalla banca al locale Commissariato, l’immediata segnalazione di quest’ultimo alle numerosi volanti che di questi tempi pattugliano la città e che a loro volta fanno scattare una caccia ai ladri tanto rapida quanto efficace visto che non passano neanche 7 minuti e la Ford color sabbia dei rapinatori viene intercettata da due agenti all’altezza di Via Trento dopo che i tre, una volta imboccata Via Abruzzi e il sottopasso ferroviario, si stanno dirigendo a tutta velocità verso il casello autostradale di Porto D’Ascoli.

All’interno del veicolo la volante della Polizia recupera l’intero bottino frutto della rapina, alcuni cellulari, i temperini usati per minacciare gli impiegati della banca e i due indumenti usati per mascherare il volto che i due hanno ancora addosso. Dopo gli accertamenti di rito la banda è stata trasferita al carcere circondariale di Marino del Tronto dove sarà sottoposta nei prossimi giorni a stringenti interrogatori onde appurare se ci sono connessioni tra questa rapina ed altre perpetrate negli ultimi tempi in Riviera.