San Benedetto ha i numeri per candidarsi senza indugi ad assumere un ruolo di leadership nel territorio rivierasco. Lo afferma convinto il Sindaco Giovanni Gaspari. Lascia volentieri ai cittadini il compito di giudicare l’operato della sua Amministrazione per i primi sei mesi di mandato e illustra quale sarà l’obbiettivo massimo della suo prossimo quinquennio: realizzare una Città Più Grande. San Benedetto come capofila di una realtà economica più vasta nel commercio, nel turismo e nel terziario avanzato.

“Lo rivendichiamo con cognizione di causa” prosegue il Primo Cittadino passando ad illustrare i dati che sostengono questa tesi. Dalle relazioni dell’anno 2005 forniti dalla Camera di Commercio e dagli istituti bancari risulta che San Benedetto è di gran lunga, rispetto a Fermo ed Ascoli, entrambi Capoluoghi di Provincia, il centro urbano dove si concentra il maggior dinamismo economico. Nel settore della piccola industria, del commercio in genere e del turismo San Benedetto può contare su 6.389 attività imprenditoriali a fronte delle 4.973 di Ascoli e delle 4.349 di Fermo. Se alla Città delle Palme si aggiungono le potenzialità di Acquaviva (532), Monteprandone (1253) e Grottammare (1642) si arriva a raggiungere le diecimila unità.

Dalle banche emerge che la nostra città può vantare un movimento di investimenti-prestiti e depositi bancari che non ha eguali rispetto alle consorelle. Sono 1363 i milioni di euro erogati dalle banche in riva all’Adriatico (636 milioni i depositi bancari). Seconda e terza Ascoli e Fermo con, rispettivamente, 1073 milioni di euro (depositi 648 milioni) e 603 milioni (depositi 377). Anche nel numero degli sportelli bancari San Benedetto è in testa con 39 per 46 mila abitanti. Segue Ascoli con 32 su 51 mila residenti e Fermo con 24 sportelli su 24 mila cittadini.

Il primato della nostra città, secondo Gaspari, lo si deve al fatto che a San Benedetto esiste un dinamismo maggiore rispetto ad Ascoli, da sempre più città delle “istituzioni” che dell’industria e di Fermo che pure si vanta di essere la capitale della micro-industria. Per coordinare e dare un senso compiuto a queste potenzialità occorre che il Comune diventi una macchina operativa dove, oltre a svolgere i compiti di ordinaria amministrazione, diventi erogatrice di servizi per sé e per le realtà urbane limitrofe concorrendo con i costi del privato.

Un esempio lo fornisce il supporto tecnico che possono fornire agli altri comuni gli uffici di Viale de Gasperi trasformando la loro attività da passiva funzione pubblica a dinamica e remunerata erogatrice di supporti. Gaspari si dichiara soddisfatto della sua coalizione e degli uomini che essa annovera in grado di trasformare l’attuale Amministrazione in un “Work-Shop” per una città che vuole diventare qualcosa di più che un “Work in progress”.