Perazzoli e Martinelli sulla questione PiceAmbiente
San Benedetto del Tronto | Perazzoli: "Mi sembra tutto una forzaura e De Vecchis soffre di ricorrenti crisi di astinenza mediatica" Martinelli:"Quando ci insediammo trovammo circa 500 mila euro di credito non pagati alla PicenAmbiente"
di Carmine Rozzi
Paolo Perazzoli
Paolo Perazzoli, ex Sindaco di San Benedetto : “Il dott. De Vecchis, persona irreprensibile e ottimo professionista, mi sembra tuttavia soffra di periodici attacchi d’astinenza mediatica che lo porta ad intraprendere crociate i cui risultati non sempre sono a beneficio di quella collettività che egli vorrebbe rappresentare. Mi riferisco al caso della possibilità che fu data al Comune di San Benedetto come ad altre Amministrazioni delle Marche di poter acquisire delle aree demaniali in corrispettivo per danni materiali causati dall’allora terremoto.
La sua battaglia contribuì a far sì che poi le cose andassero in altro verso con il risultato che il Comune perse l’occasione di far sue aree che oggi costano milioni di euro. D’altra parte è ormai diventato un classico inserire il nome di Perazzoli in quasi tutte le polemiche che riguardano l’attuale Amministrazione con una stucchevole e ridicola connessione di chissà quale patto del diavolo tra me e l’attuale Sindaco della città.
La semplice verità è un’altra. Ho smesso di fare il Sindaco di San Benedetto nel 2001. La vicenda della PicenAmbiente mi sembra più che altro una forzatura. E mi chiedo: come mai il buon De Vecchis solo ora si è accorto che l’edificio in questione non può essere inserito tra i beni dismissibili? Come mai, lui così attento e preciso, se l’è lasciato sfuggire quando fu la sua stessa maggioranza a deliberarne il cambio di uso?”
Domenico Martinelli, ex Sindaco di San Benedetto:
“Noi l’edificio della PicenAmbiente volevamo venderlo eccome! Altro che una mera operazione per accrescere il patrimonio! Pensavamo di realizzare un importo pari a circa 7/800 mila euro per finanziare opere tipo la rotatoria sullo svincolo della superstrada a Ragnola e quella davanti alla Banca Toscana a Porto D’Ascoli. Anche perché quando mi insediai come Sindaco la mia Giunta dovette pagare non meno di 5/600 mila euro di vantati credito della partecipata nei confronti della passata Amministrazione Perazzoli. Questo, tra l’altro, contribuì al verificarsi di uno degli unici sforamenti di bilancio della nostra Amministrazione”.
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07/12/2006
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