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A due anni dalla legge antifumo tutto ok nei bar e ristoranti del Piceno

Ascoli Piceno | Giorgio Fiori: “In provincia di Ascoli Piceno la legge antifumo è pienamente rispettata e per fumare si continua ad uscire fuori dai bar, dai ristoranti e dai pubblici esercizi in genere"

A distanza infatti di due anni esatti (era il 10 Gennaio 2005) dall’entrata in vigore della Legge Sirchia che vieta il fumo nei locali pubblici, non più di un locale su 100 ubicato nel nostro territorio provinciale ha allestito una sala fumatori, a causa dei costi elevati e le difficoltà tecniche per realizzarle, soprattutto per le attività dei centri storici. Meglio dunque installare- come hanno fatto molti gestori vedasi quelli di Piazza Arringo e Piazza del Popolo – il riscaldamento su spazi aperti o su quelli realizzati con pareti mobili riscaldati con le stufe-fungo”.

A fare il punto della normativa antifumo è il direttore provinciale Confcommercio Giorgio Fiori – che sottolinea innanzitutto come “la legge nei pubblici esercizi di Ascoli e delle altre località del piceno sia perfettamente rispettata da tutti: clienti, titolari e personale. Forse – aggiunge Fioriuna qualche carenza è registrabile nella cartellonistica ma è sicuramente un peccato lieve. I cartelli antifumo oltre a riportare la scritta “vietato fumare” devono infatti riportare i relativi riferimenti di legge, l’importo delle sanzioni ed il nominativo del soggetto preposto alla vigilanza e soprattutto gli stessi, per le strutture con più locali, vanno riproposti in ogni locale.

Per quanto invece riferito al giro d’affari nei nostri pubblici esercizi, dopo la legge antifumo – precisa Giorgio Fiorisostanzialmente non è stata registrata una diminuzione del fatturato tranne forse per i locali frequentati dai più giovani come i pub e le discoteche. Comunque nel complessivo, grazie al forte senso civico dei consumatori, il divieto di fumo non ha creato tensioni, né tra gli stessi consumatori (fumatori e non) né tra i consumatori e gestori, grazie anche alla rimozione dell’obbligo originariamente previsto per i gestori, ma mai messo in atto, di denunciare alla Polizia i trasgressori del decreto. In sintesi la legge Sirchia, condivisa e apprezzata dai pubblici esercenti della provincia di Ascoli Piceno, attribuisce agli stessi un ruolo primario nella tutela della salute e nel rispetto delle scelte individuali di ogni consumatore”.

11/01/2007





        
  



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