Spazientiamoci: una campagna di Cittadinanzattiva per essere reporter della sicurezza negli ospedali
San Benedetto del Tronto | Da oggi MMS, SMS, Video e foto dei cittadini per testimoniare lo stato degli Ospedali. Online su www.cittadinanzattiva.it
Da pazienti a spazientiti. Cittadinanzattiva lancia oggi la campagna “spazientiamoci”, un reportage multimediale che attraverso l’azione dei cittadini vuole creare non solo un archivio visuale dello stato dell’igiene negli ospedali italiani, che sarà pubblicato in tempo reale su www.cittadinanzattiva.it, ma anche costruire un vero e proprio dossier che, affiancato ai monitoraggi sulla sicurezza realizzati dal Tribunale per I diritti del malato, darà luogo ad una serie di azioni di denuncia e tutela.
I cittadini potranno inviare video, immagini e mms via email a redazioneweb@cittadinanzattiva.it, oppure al numero 346.0660285.
Questo primo esperimento di giornalismo civico”, ha dichiarato Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, “vorrebbe creare una attenzione costante intorno al tema della sicurezza degli ospedali, per evitare che, passata la buriana, ci si dimentichi della quotidianità”.
Per partecipare alla Campagna è necessario indicare la struttura in cui sono state realizzate le immagini, la data e il luogo esatto. Tutte le informazioni così raccolte saranno poi presentate alle autorità competenti in tutte le occasioni di visibile mancato rispetto delle norme.
“Ciò che ci ha allarmato”, ha continuato la Petrangolini, “è il fatto che di tutto questo si parli perché un giornalista – a cui va tutto il nostro plauso – ha fatto scoppiare la notizia. E prima? E dopo, quando I riflettori si spegneranno? Fortunatamente ci sono I cittadini, con la loro rabbia e la loro voglia di non accettare ineluttabilmente che I nosocomi siano sporchi e pericolosi.
Infatti, nel corso dei sette anni in cui Cittadinanzattiva-Tribunale per I diritti del malato ha condotto la Campagna “Ospedale sicuro”, di cose ne sono cambiate tante: impianti elettrici messi a norma, sale operatorie ristrutturate, dirigenti rimossi per negligenza, segnaletica a norma, meno barriere architettoniche. Ma tutto questo non basta perché ancora il 30% delle strutture sanitarie sono sotto una soglia accettabile di sicurezza, almeno dal punto di vista igienico-sanitario. Per questo dobbiamo continuare a vigilare e denunciare”.
“Chiediamo ad ogni cittadino che vuole fare il cittadino attivo di spazientirsi per quello che vede e che patisce”, ha concluso la Petrangolini, “segnalandoci ogni situazione di mancanza di igiene e di sicurezza che incontra negli ospedali e negli ambulatori: rifiuti abbandonati; fili elettrici scoperti e pendenti; panni sporchi che non vengono rimossi; sporcizia e polvere; personale a spasso con gli abiti da lavoro; sedie rotte e macchinari abbandonati; uscite di sicurezza ostruite; bagni sporchi e senza carta igienica. Insomma tutto ciò che non si accetterebbe di trovare a casa propria. Potete segnalarci questi fatti per iscritto o, meglio, mandarci le foto via telefonino. Noi ci preoccuperemo di pubblicizzarle e soprattutto di recapitarle ai diretti responsabili perché provvedano. Facciamo sentire e vedere a chi governa la sanità che non vogliamo essere ospiti ma I veri padroni di casa”.
I cittadini potranno inviare video, immagini e mms via email a redazioneweb@cittadinanzattiva.it, oppure al numero 346.0660285.
Questo primo esperimento di giornalismo civico”, ha dichiarato Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, “vorrebbe creare una attenzione costante intorno al tema della sicurezza degli ospedali, per evitare che, passata la buriana, ci si dimentichi della quotidianità”.
Per partecipare alla Campagna è necessario indicare la struttura in cui sono state realizzate le immagini, la data e il luogo esatto. Tutte le informazioni così raccolte saranno poi presentate alle autorità competenti in tutte le occasioni di visibile mancato rispetto delle norme.
“Ciò che ci ha allarmato”, ha continuato la Petrangolini, “è il fatto che di tutto questo si parli perché un giornalista – a cui va tutto il nostro plauso – ha fatto scoppiare la notizia. E prima? E dopo, quando I riflettori si spegneranno? Fortunatamente ci sono I cittadini, con la loro rabbia e la loro voglia di non accettare ineluttabilmente che I nosocomi siano sporchi e pericolosi.
Infatti, nel corso dei sette anni in cui Cittadinanzattiva-Tribunale per I diritti del malato ha condotto la Campagna “Ospedale sicuro”, di cose ne sono cambiate tante: impianti elettrici messi a norma, sale operatorie ristrutturate, dirigenti rimossi per negligenza, segnaletica a norma, meno barriere architettoniche. Ma tutto questo non basta perché ancora il 30% delle strutture sanitarie sono sotto una soglia accettabile di sicurezza, almeno dal punto di vista igienico-sanitario. Per questo dobbiamo continuare a vigilare e denunciare”.
“Chiediamo ad ogni cittadino che vuole fare il cittadino attivo di spazientirsi per quello che vede e che patisce”, ha concluso la Petrangolini, “segnalandoci ogni situazione di mancanza di igiene e di sicurezza che incontra negli ospedali e negli ambulatori: rifiuti abbandonati; fili elettrici scoperti e pendenti; panni sporchi che non vengono rimossi; sporcizia e polvere; personale a spasso con gli abiti da lavoro; sedie rotte e macchinari abbandonati; uscite di sicurezza ostruite; bagni sporchi e senza carta igienica. Insomma tutto ciò che non si accetterebbe di trovare a casa propria. Potete segnalarci questi fatti per iscritto o, meglio, mandarci le foto via telefonino. Noi ci preoccuperemo di pubblicizzarle e soprattutto di recapitarle ai diretti responsabili perché provvedano. Facciamo sentire e vedere a chi governa la sanità che non vogliamo essere ospiti ma I veri padroni di casa”.
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11/01/2007
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