“Relativamente alla vicenda IKEA di Camerano, per il movimento cooperativo UNCI Marche è inaccettabile un’esclusione delle categorie protette e dei disabili. E’ quanto afferma il Segretario Regionale UNCI Marche, Francesco D’Ulizia. “Si trova, infatti, in una situazione di clamoroso ritardo – aggiunge - chi si accorge solo ora che occorre monitorare con più attenzione l’utilizzo degli strumenti legislativi, quali la legge 68 del ‘99 e la legge Biagi per la tutela del diritto al lavoro dei disabili e dei soggetti svantaggiati.”

“L’area del cosiddetto “svantaggio sociale”, ormai, si è progressivamente allargata a sempre più vaste fasce della popolazione e le istituzioni faticano a trovare risposte concrete, pur in presenza di idonei strumenti normativi. Di più, - sottolinea Francesco D’Ulizia - viene completamente trascurato il ruolo e l’importante funzione che potrebbero avere le cooperative sociali di inserimento lavorativo. La Regione e gli enti locali sono inadempienti rispetto a quanto previsto dalle nuove normative sul mercato del lavoro alle quali l’UNCI Nazionale e l’UNCI Marche, hanno dato, sotto un profilo cooperativo, un rilevante contributo.”

“Occorre, dunque, attivare, - per il Segretario Unci Marche - nel più breve tempo possibile, un percorso, scevro da pregiudiziali ideologiche e anticooperative, che porti alla realizzazione, seppur in via sperimentale, delle note “convenzioni quadro per l’inserimento dei lavoratori svantaggiati” previste dall’art. 14 della legge del D.lgs. 276/2003. Auspichiamo, quindi, che nell’immediato vi sia un fattivo e sereno confronto su questi temi e un maggiore riconoscimento del ruolo che svolge la Cooperazione Sociale, anche nell’ambito del Tavolo Regionale della Cooperazione Sociale, qualora l’Assessore alla Cooperazione Sociale sia intenzionato a convocarlo.”