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Coldiretti Marche fa appello al Ministro della Salute: "No alla vaccinazione"

| ANCONA - “Escludiamo le province di Ascoli e Macerata dalla campagna di vaccinazione per la febbre ovina”.

Coldiretti Marche chiede al Ministero della Salute di escludere le province di Ascoli Piceno e Macerata dalla nuova campagna di vaccinazione contro la blue tongue, la malattia degli ovini che, giova ricordarlo, non ha alcuna conseguenza per l’uomo. “Il fatto di inserire i due territori nell’elenco delle zone di restrizione causerà gravissimi disagi alle imprese zootecniche – spiega il presidente Giannalberto Luzi -, e ciò è tanto più inaccettabile se si considera che in queste zone non esiste un problema ‘lingua blu’”. Il problema riguarderebbe le due province ascolana e maceratese, mentre restano fuori e, dunque, senza problemi Ancona e Pesaro.

Gli anni scorsi hanno dimostrato che gli unici casi di febbre ovina si sono avuti come conseguenza della vaccinazione, e Coldiretti Marche trova dunque assurdo che le due province siano inserite nuovamente nell’elenco speciale del ministero. “Lo stesso Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche ha detto a più riprese che nella nostra regione non ci sono casi di blue tongue – ricorda il direttore Alberto Bertinelli – e dunque non si capisce quale sarebbe il vantaggio di inoculare per forza un germe che in passato ha già causato problemi e danni per milioni di euro”.

Oltre al rischio di mortalità per i capi di bestiame, la campagna di vaccinazione porta, infatti, con sé una serie di restrizioni, come il blocco della movimentazione che porta gravissimi disagi alle aziende. Alle difficoltà di commercializzazione si aggiungerebbe una vera e propria paralisi della transumanza, praticata da molte imprese marchigiane.

19/01/2007





        
  



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