L'occhio indiscreto delle telecamere
Ascoli Piceno | Cosa ne pensa del Grande Fratello 7 la giornalista ascolana Roberta Piergallini.
di Bruno Allevi
Il Grande Fratello compie sette anni. Nell’anno di crisi dei reality il G.F. ci riprova.
Vogliamo cercare di capire qualcosa di più, ciò che piace e ciò che non piace, di quello che è da tutti considerato il padre di tutti i reality. Per farlo abbiamo chiesto un’opinione alla giornalista televisiva Roberta Piergallini, in questa stagione impegnata nella redazione del Maurizio Costanzo Show.
Roberta, pensi che il Grande Fratello 7 riscuoterà il successo dei precedenti?
Difficile fare una previsione, la prima puntata pare sia andata bene in termini di share, ma del resto le reti concorrenti non offrivano programmi alternativi di grande rilevanza. Gli autori del G.F. quest’anno hanno puntato molto sul contrasto e le diversità dei concorrenti per stimolare il pubblico da casa, ma ovviamente un riscontro effettivo, in termini di ascolti, si potrà vedere solo dalle prossime puntate. Sicuramente i telespettatori, dopo un’ abbuffata smisurata di reality di ogni tipo, in questi ultimi tempi, sono davvero stanchi.
C’è un concorrente di questa edizione appena iniziata che ti ha colpito particolarmente?
A dire il vero non ho seguito con estrema attenzione la prima puntata, tuttavia credo che Alessandro, il ragazzo romano di Trastevere, vigile del fuoco, sia una persona molto spontanea e genuina. Caratteristiche che apprezzo molto e che credo lo porteranno avanti nel gioco.
Mentre vi è un concorrente delle passate edizioni che ti è rimasto impresso?
Sicuramente Augusto De Megni, che ho avuto modo di conoscere: un ragazzo davvero intelligente e sensibile. A prescindere dai tristi fatti di cronaca che lo hanno reso celebre da bambino, credo che Augusto abbia meritato pienamente la vittoria nella scorsa edizione, per la sua sagacia e determinazione. Attualmente si sta facendo strada come inviato sportivo con una buona competenza calcistica.
Quali motivazioni, credi, spingano migliaia di giovani a presentarsi ai provini del G.F. ed a desiderare così fortemente di diventare gli inquilini della casa più spiata d’Italia?
Facilità nel raggiungere successo, popolarità, denaro. Molti vedono il G.F. come un trampolino per entrare a far parte dello scintillante mondo dello spettacolo. In realtà la maggioranza dei ragazzi ignora che per riuscire ed emergere, in qualunque settore, sono necessari impegno, studio, dedizione e grande forza di volontà.
Vogliamo cercare di capire qualcosa di più, ciò che piace e ciò che non piace, di quello che è da tutti considerato il padre di tutti i reality. Per farlo abbiamo chiesto un’opinione alla giornalista televisiva Roberta Piergallini, in questa stagione impegnata nella redazione del Maurizio Costanzo Show.
Roberta, pensi che il Grande Fratello 7 riscuoterà il successo dei precedenti?
Difficile fare una previsione, la prima puntata pare sia andata bene in termini di share, ma del resto le reti concorrenti non offrivano programmi alternativi di grande rilevanza. Gli autori del G.F. quest’anno hanno puntato molto sul contrasto e le diversità dei concorrenti per stimolare il pubblico da casa, ma ovviamente un riscontro effettivo, in termini di ascolti, si potrà vedere solo dalle prossime puntate. Sicuramente i telespettatori, dopo un’ abbuffata smisurata di reality di ogni tipo, in questi ultimi tempi, sono davvero stanchi.
C’è un concorrente di questa edizione appena iniziata che ti ha colpito particolarmente?
A dire il vero non ho seguito con estrema attenzione la prima puntata, tuttavia credo che Alessandro, il ragazzo romano di Trastevere, vigile del fuoco, sia una persona molto spontanea e genuina. Caratteristiche che apprezzo molto e che credo lo porteranno avanti nel gioco.
Mentre vi è un concorrente delle passate edizioni che ti è rimasto impresso?
Sicuramente Augusto De Megni, che ho avuto modo di conoscere: un ragazzo davvero intelligente e sensibile. A prescindere dai tristi fatti di cronaca che lo hanno reso celebre da bambino, credo che Augusto abbia meritato pienamente la vittoria nella scorsa edizione, per la sua sagacia e determinazione. Attualmente si sta facendo strada come inviato sportivo con una buona competenza calcistica.
Quali motivazioni, credi, spingano migliaia di giovani a presentarsi ai provini del G.F. ed a desiderare così fortemente di diventare gli inquilini della casa più spiata d’Italia?
Facilità nel raggiungere successo, popolarità, denaro. Molti vedono il G.F. come un trampolino per entrare a far parte dello scintillante mondo dello spettacolo. In realtà la maggioranza dei ragazzi ignora che per riuscire ed emergere, in qualunque settore, sono necessari impegno, studio, dedizione e grande forza di volontà.
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19/01/2007
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