Rete viaria di interesse regionale e finanza di progetto
| TOLENTINO - La Giunta regionale ha inviato in Consiglio la proposta di legge.
Una disciplina organica per consentire alla Regione di programmare e realizzare gli interventi sulla rete viaria marchigiana. Lo strumento è quello della proposta di legge che la Giunta regionale ha approvato, oggi, a Tolentino, nel corso della seduta settimanale, convocata prima dell’incontro istituzionale con l’amministrazione comunale cittadina. Il testo verrà ora trasmesso in Consiglio per l’approvazione, dopo che era stata discusso dalla Giunta nella precedente riunione dell’esecutivo.
“La proposta di legge – chiarisce il presidente Gian Mario Spacca – intende dotare la Regione degli strumenti necessari per intervenire concretamente sulle arterie di interesse regionale, a seguito del decreto legislativo 112 del 1998, con il quale lo Stato ha trasferito alle Regioni e alle Province gran parte delle strade precedentemente gestite dall’Anas. È apparso subito evidente che le risorse statali assegnate alla Regione, per gli investimenti su tali arterie, non risultano sufficienti ad assicurare una gestione funzionale delle stesse.
Conseguentemente, con la proposta di legge, intendiamo dotare la Regione degli strumenti necessari a garantire il finanziamento degli interventi, impiegando risorse regionali, statali e comunitarie, senza escludere le nuove procedure previste dalla normativa nazionale ed europea, come la tecnica della finanza di progetto”. Il testo trasmesso in Consiglio si compone di otto articoli. Definisce la rete viaria di interesse regionale, attribuendo allo stesso Consiglio la competenza della sua individuazione.
Tra le novità da segnalare, in linea con gli orientamenti assunti da altre Regioni (in particolare, Lombardia ed Emilia Romagna, che hanno disciplinato, con proprie leggi, la realizzazione di queste arterie), nella rete viaria di interesse regionale sono ricompresse anche le autostrade regionali. Vengono così definite le arterie che presentano caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, in grado di assolvere le richieste di mobilità prevalentemente originate o destinate nel territorio marchigiano e il cui tracciato sia completamente compreso nelle Marche. In via transitoria la rete viaria di interesse regionale è quella già individuata dal Consiglio regionale (deliberazione amministrativa 12/2006).
La proposta di legge disciplina, inoltre, gli accordi - con le altre Regioni e Province - in materia di rete stradale e autostradale. Relativamente alla classificazione delle strade, vengono salvaguardate le competenze delle Province e dei Comuni, anche se si tratta di arterie di interesse regionale.
“La proposta di legge – chiarisce il presidente Gian Mario Spacca – intende dotare la Regione degli strumenti necessari per intervenire concretamente sulle arterie di interesse regionale, a seguito del decreto legislativo 112 del 1998, con il quale lo Stato ha trasferito alle Regioni e alle Province gran parte delle strade precedentemente gestite dall’Anas. È apparso subito evidente che le risorse statali assegnate alla Regione, per gli investimenti su tali arterie, non risultano sufficienti ad assicurare una gestione funzionale delle stesse.
Conseguentemente, con la proposta di legge, intendiamo dotare la Regione degli strumenti necessari a garantire il finanziamento degli interventi, impiegando risorse regionali, statali e comunitarie, senza escludere le nuove procedure previste dalla normativa nazionale ed europea, come la tecnica della finanza di progetto”. Il testo trasmesso in Consiglio si compone di otto articoli. Definisce la rete viaria di interesse regionale, attribuendo allo stesso Consiglio la competenza della sua individuazione.
Tra le novità da segnalare, in linea con gli orientamenti assunti da altre Regioni (in particolare, Lombardia ed Emilia Romagna, che hanno disciplinato, con proprie leggi, la realizzazione di queste arterie), nella rete viaria di interesse regionale sono ricompresse anche le autostrade regionali. Vengono così definite le arterie che presentano caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, in grado di assolvere le richieste di mobilità prevalentemente originate o destinate nel territorio marchigiano e il cui tracciato sia completamente compreso nelle Marche. In via transitoria la rete viaria di interesse regionale è quella già individuata dal Consiglio regionale (deliberazione amministrativa 12/2006).
La proposta di legge disciplina, inoltre, gli accordi - con le altre Regioni e Province - in materia di rete stradale e autostradale. Relativamente alla classificazione delle strade, vengono salvaguardate le competenze delle Province e dei Comuni, anche se si tratta di arterie di interesse regionale.
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22/01/2007
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