Ascoli, il senatore Ciccanti contro tutti, anche contro i suoi Assessori
Ascoli Piceno | Le critiche devono essere costruttive, nellinteresse della città e dei suoi abitanti
Siamo al paradosso. L’Udc, forse il primo partito di Ascoli, secondo quanto dichiarato dal suo leader, il senatore Amedeo Ciccanti, definisce “una delusione totale” l’Amministrazione di cui lo stesso Udc detiene ben 4 degli assessorati più nevralgici, dal commercio con Cesare Celani al bilancio con Francesco Viscione passando per i lavori pubblici con Luigi Lattanzi ed i servizi alla persona, sociali e sanitari, con Achille Marcucci.
“Visto il proprio peso politico – ha sostenuto il segretario comunale di Ascoli della Nuova Dc, Francesco Petrelli -, il senatore ed il suo partito avrebbero dovuto esaminare coscienziosamente il proprio operato e, in modo serio, intraprendere le iniziative per un rilancio dell’azione amministrativa. Quindi, forse prima di ammonire il sindaco qualche cartellino rosso Ciccanti avrebbe fatto bene a sfoderarlo verso qualche suo assessore, o no? Invece che la governabilità qui sembra che finora si siano garantite le poltrone. Del resto, sugli atti dell’Università, sui ritardi del Prg, sugli interventi privati previsti dal contratto di quartiere a Monticelli, sull’obbrobrio della torre ex Gil, sulle Case Minime, sul traffico e, nota più dolente, sui parcheggi, o meglio dire sulla convenzione dei parcheggi, gli Assessori dell’Udc perché non hanno proposto iniziative credibili? Eppure nel frattempo il disagio giovanile tracima nel teppismo, i giovani laureati emigrano, la vita culturale è inesistente ed il boom turistico è dovuto all’aumento nazionale. Insomma, peraltro giustamente, Ciccanti non è soddisfatto dell’operato dei suoi Assessori”.
“Che la Giunta Celani, Udc compreso – ha proseguito l’esponente della Democrazia Cristiana di Gianfranco Rotondi -, debba essere stimolata e incoraggiata è fuor di dubbio, come è doveroso riconoscere anche il lavoro positivo del Sindaco Celani. Forse il senatore è preoccupato che l’elettorato Udc dal 17% (per circa 5300 voti) alle amministrative del 2004 sia sceso al 14% (per circa 4500 voti) alle politiche del 2006 con candidato proprio Ciccanti o forse Ciccanti, nel cercare nuove soluzioni, magari sogna un appoggio “esterno” dal Centrosinistra (per il quale vista l’esigua soglia, 100 voti, del 2004 non credo accetterà un compromesso così ingombrante), o forse, in piena ascesi Casiniana, lo vede come pietra fondante la propria rielezione a sindaco.
“L’out out di Ciccanti – ha concluso il Segretario della Dc – però, più d’un sonno ha turbato. In primis quello di Castelli di An, che invoca moderazione e ragionevolezza soprattutto nell’Udc, precisando anche che le critiche al suo assessore al traffico ed ai parcheggi, Natali, sono ingenerose, ma non trascurando che qualche revisione delle deleghe degli assessori non sia né grottesca né paradossale. Noi crediamo innanzi tutto che il Sindaco e la Giunta vadano sostenuti con lealtà, le critiche devono essere costruttive, nell’interesse della città e dei suoi abitanti e che iniziative distruttive come quella del Senatore non si giustificano in alcun modo, se non per interessi individuali e di parte”.
“Visto il proprio peso politico – ha sostenuto il segretario comunale di Ascoli della Nuova Dc, Francesco Petrelli -, il senatore ed il suo partito avrebbero dovuto esaminare coscienziosamente il proprio operato e, in modo serio, intraprendere le iniziative per un rilancio dell’azione amministrativa. Quindi, forse prima di ammonire il sindaco qualche cartellino rosso Ciccanti avrebbe fatto bene a sfoderarlo verso qualche suo assessore, o no? Invece che la governabilità qui sembra che finora si siano garantite le poltrone. Del resto, sugli atti dell’Università, sui ritardi del Prg, sugli interventi privati previsti dal contratto di quartiere a Monticelli, sull’obbrobrio della torre ex Gil, sulle Case Minime, sul traffico e, nota più dolente, sui parcheggi, o meglio dire sulla convenzione dei parcheggi, gli Assessori dell’Udc perché non hanno proposto iniziative credibili? Eppure nel frattempo il disagio giovanile tracima nel teppismo, i giovani laureati emigrano, la vita culturale è inesistente ed il boom turistico è dovuto all’aumento nazionale. Insomma, peraltro giustamente, Ciccanti non è soddisfatto dell’operato dei suoi Assessori”.
“Che la Giunta Celani, Udc compreso – ha proseguito l’esponente della Democrazia Cristiana di Gianfranco Rotondi -, debba essere stimolata e incoraggiata è fuor di dubbio, come è doveroso riconoscere anche il lavoro positivo del Sindaco Celani. Forse il senatore è preoccupato che l’elettorato Udc dal 17% (per circa 5300 voti) alle amministrative del 2004 sia sceso al 14% (per circa 4500 voti) alle politiche del 2006 con candidato proprio Ciccanti o forse Ciccanti, nel cercare nuove soluzioni, magari sogna un appoggio “esterno” dal Centrosinistra (per il quale vista l’esigua soglia, 100 voti, del 2004 non credo accetterà un compromesso così ingombrante), o forse, in piena ascesi Casiniana, lo vede come pietra fondante la propria rielezione a sindaco.
“L’out out di Ciccanti – ha concluso il Segretario della Dc – però, più d’un sonno ha turbato. In primis quello di Castelli di An, che invoca moderazione e ragionevolezza soprattutto nell’Udc, precisando anche che le critiche al suo assessore al traffico ed ai parcheggi, Natali, sono ingenerose, ma non trascurando che qualche revisione delle deleghe degli assessori non sia né grottesca né paradossale. Noi crediamo innanzi tutto che il Sindaco e la Giunta vadano sostenuti con lealtà, le critiche devono essere costruttive, nell’interesse della città e dei suoi abitanti e che iniziative distruttive come quella del Senatore non si giustificano in alcun modo, se non per interessi individuali e di parte”.
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22/01/2007
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