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Porto Sant'Elpidio piccola China Town

Porto Sant'Elpidio | Ventisei i negozi e 215 gli abitanti dagli occhi a mandorla: questi i numeri della comunità cinese a Porto Sant'Elpidio che alimenta miti e leggende.

di Giacomo Petrelli


Percorrendo con la macchina la statale di Porto Sant’elpidio si ha l’impressione che tutto sia sempre uguale, sennonché giorno dopo giorno spuntano come funghi ai lati della strada inconfondibili lanterne rosse che stanno ad indicare la presenza di un negozio cinese. Via Mazzini nell’arco degli ultimi anni ha visto moltiplicare vertiginosamente questi punti vendita, che rappresentano il numero più elevato di negozi di abbigliamento presenti lungo la via.

Calzature, vestiti ed intimo sono questi i prodotti esposti nelle vetrine di fortuna che i negozianti dagli occhi a mandorla espongono. Si è sviluppata, così, una vera e propria fobia che scatta non appena si affaccia all’orizzonte un invasore che non possieda i tratti somatici di Sabrina Ferilli, determinata soprattutto dal fatto che la Cina va sempre più insediandosi nelle radici del sistema economico nazionale, portando così al fallimento molte piccole imprese che non riescono a reggere la concorrenza.

Se fino a ieri, dunque, gli involtini primavera e il gelato fritto potevano risultare un gustoso diversivo ai nostri piatti, oggi vengono visti con diffidenza anche perché il menù è diventato inesorabilmente più complesso e al suo interno troviamo Jeans da 8 euro, scarpe a 10 euro che sono spesso frutto di una manodopera sottopagata, di una qualità scadente e di una mancanza totale di tutela sindacale.

Molte sono le storie che ruotano intorno a questo strano popolo, a volte sono leggende metropolitane, altre realtà, ed altri ancora avvenimenti che restano avvolti nel mistero più cupo. L’intento è quello di fare chiarezza, svelare verità nascoste, bugie palesi e mezze verità sul popolo giallo.

Vero
I cinesi che vivono a Porto Sant’Elpidio sono 215 ed i negozi che invadono la statale ben 26. Al contrario di altri immigrati come marocchini e albanesi, non è mai deceduta una persona all’interno della comunità cinese presente nel territorio elpidiense.

Sembra una leggenda metropolitana, ma è proprio vero: i cinesi in Italia non muoiono mai. In quarant’anni anche la comunità cinese di Milano, una delle più consolidate nel territorio nazionale, composta da oltre 30mila persone, ha denunciato solo 35 decessi. Si parla di una consolidata operazione “salva passaporti”.

Falso
Totalmente inventata la storia secondo cui una ragazza sarebbe stata rinchiusa in uno sgabuzzino di un negozio cinese al fine di venderne gli organi. Secondo voci infondate la ragazza sarebbe stata accompagnata dal fidanzato davanti al negozio dove doveva acquistare un abito che aveva precedentemente visto, ma da quel negozio non sarebbe più uscita. Il ragazzo che la attendeva all’esterno è entrato per cercarla, trovandola legata all’interno di un piccolo magazzino, con addosso i segni delle parti del corpo che avrebbero dovuto essere asportate e vendute. Carabinieri e Polizia non hanno ricevuto nessuna segnalazione, si presume sia l’ingegnosa idea di un negoziante per far sì che i suoi clienti non andassero più ad acquistare la merce dalla concorrenza cinese.

Vero
Circa un anno fa una mamma con le sue figlie sarebbero entrate in un negozio cinese di Porto Sant’Elpidio. Mentre salutando se ne stavano andando, non avendo trovato nulla che facesse il caso loro, il negoziante le avrebbe rinchiuse a chiave all’interno del negozio accusandole di aver rotto una chiusura lampo di una gonna. Mamma e figlie sarebbero state trattenute all’interno del negozio per circa mezzora senza capire cosa davvero il negoziante volesse da loro, alla fine, grazie al suo cellulare la signora è riuscita a chiamare le forze dell’ordine, il negoziante cinese a quel punto si è visto costretto ad aprire la porta per non rischiare una denuncia per sequestro di persona.

23/01/2007





        
  



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