La struttura si estende su una superficie di circa seicento metri quadri, composta per l'ottanta per cento dal mercato ortofrutticolo e il rimanente da quello ittico. L'immobile, che risale agli anni cinquanta, non corrisponde più all'immagine di una città moderna che cresce a vista d'occhio e vuole rinnovarsi nell'immagine. A detta degli esperti l'intero complesso è da considerarsi fuori norma.

“ Le piogge hanno procurato pericolose infiltrazioni e i sei tombini dislocati non riescono a convogliare per intero le acque piovane procurando continui allagamenti. L'elettricità è un lusso e per l'acqua corrente esiste una sola fontanella sul lato sud mentre è chiusa e inagibile da molto tempo quello sul lato nord. I muri portanti presentano in più punti pericolose crepe che sarebbero da analizzare meglio “ sottolinea Lino Spaletra un pensionato del posto periodicamente viene a scambiare quattro chiacchiere con gli esercenti del posto. Il reparto nord riservato al mercato ittico, di circa 130 metri quadri, è nel degrado più totale. Di dodici banconi ne sono ormai utilizzati a malapena tre o quattro. Il posto, non riverniciato e trascurato, dà l'impressione di una perenne sporcizia anche se i venditori che ancora operano fanno del loro meglio per mantenerlo ad un livello dignitoso.

Duilio Giusti, uno dei pochi pescivendoli che ancora si recano settimanalmente sul posto fa notare :“ Il marmo di molt box è scheggiato, il pavimento corroso dal tempo, le pareti che ci dividono dal reparto ortofrutticolo sono ricoperte da un intonaco ingiallito, ammuffito e sbriciolato”. Nello stato attuale il locale non sarebbe in condizioni di superare una ricognizione igienica- sanitaria. Molti residenti hanno notato nel reparto l'andirivieni notturno di grossi topi. Qualcuno, come Maria Pia Assunta, aspetta ancora, ma non per molto, che venga mantenuta la promessa fattagli personalmente dall’attuale sindaco di recarsi di persona sul posto per fare un sopralluogo

” E’ roba che risale al tempo delle elezioni comunali. Oltre alla promessa solenne che il mercato non sarebbe stato spostato l’attuale Sindaco promise che sarebbe passato da queste parti per potersi incontrare con noi venditori. Sono passati sette mesi e stiamo ancora aspettando “. Tutta la zona che ruota intorno al complesso è commercialmente una delle più attive della città con molti esercizi che agiscono nel campo della alimentazione o a negozi con prodotti ad essa legati. Nel perimetro di seicento metri quadri è possibile trovare una macelleria, un negozio di latticini, due negozi di generi alimentari, uno di formaggi ed affini, uno di “kebab”, due bar ed un negozio di ortofrutta gestito da Andrea Montucchieri e famiglia che sottolinea:”

Il mercato è un complemento naturale per la zona. E’ sorto tanti anni fa quasi spontaneamente e non esiste uno simile in nessun altra parte della città. Andrebbe ricostruito dal fondo secondo criteri commerciali adeguati ai tempi ed accorgimenti igienici più sicuri”. Ma non è solo il degrado del reparto riservato alle vendite a preoccupare i commercianti e residenti della zona. Lo stesso tetto dell’edificio coperto interamente di amianto ha destato negli ultimi anni non poche perplessità. I risultati negativi di un rapporto seguiti ad un un sopralluogo effettuato dall'Arpam nel 2002 hanno rassicurato solo in parte chi abita da quelle parti.