Avrebbero fatto sesso durante l’assemblea di classe filmati dai videofonini dei compagni di scuola. Protagonisti del fattaccio sono due ragazzi di 14 anni, un italiano e una albanese, studenti dell' Istituto Tecnico Commerciale 'A.Capriotti,' di Porto d ' Ascoli. E' accaduto durante l' assemblea di classe che si stava svolgendo lo scorso sabato 20 gennaio, improvvisando un set a luci rosse nei pressi della cattedra. Attirati dallo spettacolo furtivo, una parte dei compagni ha ripreso la scena con i videofonini, diffondendo il filmato tra gli amici sparsi in città, e un' altra parte si è radunata in un angolo della classe, opponendosi in tal modo alla bravata.

La riflessione di oggi non è tanto basata sui fatti accaduti o non accaduti, ma sull' analisi di quello che sta “ spingendo “ questo fenomeno di bassa caratura. Credo che oramai un effetto propulsore sia l'emulare le bravate, molte volte con conseguenze tragiche, vedi il fenomeno dei massi dal cavalcavia.

In secondo luogo la mancanza totale di una figura guida nella vita dei nostri ragazzi, o addirittura di un sistema morale motore sano della crescita.
Nessuno può smentire che oggi più di tempo fa un ragazzo è come una spugna, per la mostruosa mole di input a cui può attingere o semplicemente assistere passivamente. Dispiace sul serio ammettere che tutto quello che viene assorbito non viene filtrato in molti casi attraverso un minimo spirito critico, e qui un nostro mea culpa calza a dovere, ma viene fatto e basta, eseguito con cinica freddezza per scopi davvero banali. Come può esserlo ad esempio l' imitazione delle gesta degli odierni divi a luci rosse.

E allora accadono questi fatti qui, a volte non accadono per poco, altre volte c' era soltanto una seria intenzione fermata, per fortuna, all' ultimo istante per il rimorso di qualcuno.

Su questo vorrei far riflettere: se un gesto ha come frutto un grande e opprimente senso di colpa, c' era davvero libertà nella scelta? Non possiamo difenderci con un ricorrente “ ma ormai succede dappertutto, non c' è da stupirsi! “, perchè ancora riesco a scandalizzarmi grazie a Dio, come molte persone d' altro canto. Se la corruzione è in ogni luogo, essa resta per consuetudine “ normale” ?

Il rischio è quello di rimanere accondiscendenti nei confronti della realtà tanto da elevarla a verità.

E allora mi chiedo fino a quando questi episodi, che entrano nel nostro quotidiano, saranno sempre perseguiti? Si arriverà ad un punto in cui la schiacciante frequenza quotidiana sobillerà la ricerca del vero?

Le vere vittime, riscattate da quanto hanno poi riferito ai genitori, sono i ragazzi che si sarebbero radunati in un angolo della classe, mentre altri avrebbero filmato con i loro videofonini il set improvvisato, perchè hanno capito veramente cosa stava accadendo o cosa si stava simulando, e hanno subìto la vicenda.

Purtroppo tutto quello che abbiamo ascoltato e visto ai Tg, alla radio e ai giornali nelle grandi città è arrivato anche qui nella nostra città, c' era da aspettarselo, visto che è un fenomeno che si sta espandendo a macchia d' olio.

Non per questo dovremmo accettare questi episodi, che da parte mia vanno prevenuti il più possibile da una presenza genitoriale più partecipe, più assidua, più “ fisica “, favorendo il dialogo tra le parti senza arrivare a scontri, costruendo attorno ai nostri ragazzi un sistema solido e stabile, rintracciabile nel ruolo principe della famiglia.