Tutte le libertà nascono dalla assenza di paura.

Se posso dire quello che penso è perché non ho paura di essere incarcerato per quello che ho detto a meno che la mia condotta o le mie parole non integrino gli estremi del reato.

Se posso incontrare e riunirmi con chi voglio è perché non ho paura di poter essere incarcerato da parte delle autorità di pubblica sicurezza, a meno che le mie riunioni o i miei incontri non siano rivolte alla commissioni di crimini.

Se posso andare dove mi pare è perchè non ho paura di poter essere impedito nei miei movimenti se non dietro garanzie precise e formalmente prescritte.

La conquista della libertà, come assenza di paura, è la più grande conquista del mondo occidentale.

Basti pensare al grande richiamo "Non abbiate paura" di cui Giovanni Paolo II fu un meraviglioso interprete ed attore.

Oggi, purtroppo, la paura sta rialzando la testa.

Una paura subdola e silente che lentamente e tristemente inquina la vita civile e la lotta politica.

Oggi siamo sotto scacco della paura.

Una paura di cui, però, è difficile, se non impossibile, parlare.

Una paura che si è ammantata del politicamente corretto, pervertendone il suo significato.

Una paura che dipinge come seminatori di paura coloro che le si oppongono.

Per questo oggi è più che mai importante avere il coraggio di non avere paura.

Un coraggio che non è cieco di fronte alle difficoltà che deve affrontare.

Un coraggio che non è sordo di fronte alle richieste semplici che provengono dalla società.

Un coraggio che non è muto di fronte alle minacce ed alle intimidazioni.

E' il coraggio semplice della libertà.

Un coraggio che, forse, la nostra classe dirigente ascolana ha un po' smarrito e che, forse, è necessario riprendere.

Ma questo è un altro discorso, che spero di poter fare al più presto.


*presidente del circolo della libertà "2 dicembre" di Ascoli Piceno