A San Salvo arriva Gino Nardella
| Un comico travolgente per la rassegna cabarettistica Comicodisera
di Luigina Pezzoli

Gino Nardella
Regista il tutto esaurito il primo appuntamento inerente la quarta edizione di “Comicodisera” a San Salvo. E per proseguire all’insegna del successo giovedì 1 febbraio la rassegna di teatro comico & cabaret proporrà un grande artista: Gino Nardella. Con una performance fatta di travolgente comicità il pugliese Nardella, autore con Enzo Verrengia e interprete dello spettacolo “Catarsi addosso”, si esibirà a partire dalle ore 21.15 presso il Centro Culturale "Aldo Moro".
Gino Nardella nella sua comicità fatta di interrogativi, calembour, invenzioni mimiche e canzoni surreal-demenziali punzecchia tutti, senza risparmiare nessuno. Dall'attualità al pubblico, dalla politica alla pubblicità e ancora dalla droga ai matrimoni, la televisione, i giornali, le discoteche, per concludere con il meteorismo. La sua comicità è fatta di ritmi serrati, di giochi verbali e di un esame maniacale dei comportamenti umani, con caratterizzazioni camaleontiche e repentine. "Sogno uno spettacolo di otto ore, con il pubblico legato e le porte di sala sigillate. Solo così la mia vendetta sarà totale..." ha recentemente affermato.
Apprestiamoci, quindi, ad assistere ad una serata di travolgente e sana comicità.Diplomatosi all'Accademia d'Arte Drammatica "Silvio D’Amico", Gino Nardella lavora dal 1979 al 1988 in ruoli comici con compagnie nazionali di giro assieme a personaggi del calibro di Enrico Maria Salerno, Mario Carotenuto, Paolo Ferrari, Annamaria Guarnieri e Glauco Mauri. Nel 1988 inizia l'attività di cabarettista, vincendo subito il Festival "Cabaret amore mio!" di Grottammare; successivamente prende parte a molte trasmissioni televisive, tra cui "Drive In", "Dancemania", "Tirami sù", "Domenica In", "Ho fatto 13", "Saluti e baci", "Inkantina", "Il formicaio" (con Daniele Formica) e "Solletico". Nel 1998 è uscito il suo primo romanzo, "Agenti atmosferici", in cui attraversa la follia di un decennio non smarrendo mai il senno, tra ironia, distacco e disinganno.
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31/01/2007
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