Sarà l’aria di Carnevale, la sosta forzata per i fatti di Catania, magari saranno anche disorientati per tutto quello che sta accadendo nel calcio che rende il loro futuro così incerto, sarà quel che sarà, ma la sostanza è che questi giovani leoni hanno di nuovo ciccato il colpo, che è così rimasto in canna.

La mitica e sognatrice stampa locale, che aveva gridato a pieno megafono che questo sarebbe stato l’incontro decisivo per il lancio in orbita della Samb ( con 29 punti in effetti si poteva anche sognare), ha dovuto ingoiare invece un flop , che era dietro l’angolo. Se carichi di responsabilità una squadra giovane, si rischia sempre di non ottenere il meglio e tanto è stato. Purtroppo non è una buona notizia. Significa che in fatto di personalità , e quindi di maturità, ancora non ci siamo. Aspettiamo la primavera. Con la paglia e con il caldo le nostre nespole dovrebbero maturare sicuramente.

Per fortuna che tutta la brigata della palude del fondo classifica è inciampicata clamorosamente, facendo rimenare la classifica quasi come prima. Solamente Manfredonia e Martina sono riuscite a fare bottino pieno.

Cosa non ha funzionato oggi nella Samb? Non vorrei ripetermi ma la difesa si è fatta una bella dormita, come gli succede di tanto in tanto. Probabilmente l’assenza di Landaida, l’unico a vantare un po’ di esperienza, ha pensato non poco. Forse invece di sostituirlo con Diagouraga sarebbe stato meglio far giocare Zammuto? Non lo sapremo mai. Certo con il senno di poi è facile parlare. Quindi non insisto. Certo è che oggi la difesa ha ballato non poco, tanto che Magliocco, Fusco e Sestu sembravano dei carioca.

Come si suol dire, se Atene piange anche Sparta non ride. Che dire del centrocampo? Si dice sempre che una della più importati funzioni tattiche del centrocampo è “filtrare” il gioco degli avversari. Più che un filtro oggi mi è sembrato un colabrodo, specialmente nei momenti delle “ripartenze” degli avversari. Una volta si chiamavano contropiede, oggi se lo spazzino lo chiamiamo operatore ecologico, dobbiamo pur ripulire il termine contropiede e sostituirlo per forza con il raffinato “ripartenze”. Ma la sostanza è sempre quella: il centrocampo della Samb puntualmente oggi è rimasto piantato a metà campo quasi non avesse energie per recuperare.

Il succo della prestazione negativa della Samb sta tutta qui. Poi se ci aggiungiamo un pizzico di sfortuna per le buone occasioni mancate per un soffio da Morante e Diagouraga, ecco spiegata la sconfitta in casa.

Abbiamo una squadra giovane quindi dobbiamo mettere in conto questi alti e bassi. Magari domenica prossima faremo una buona prestazione a San Marino, speriamo.

Comunque a questa squadra manca ( insisto) qualcuno che abbia ogni tanto un guizzo d’inventiva a centrocampo. Il solo Carlini non è sufficiente anche perché per… inventare deve accentrarsi lasciando spesso vuota la fascia destra che non sempre Tinazzi è in grado di coprire da solo. Guarda caso, oggi, le due reti si sono generate nel buco che si era creato sulla nostra fascia destra, quella di Carlini e Tinazzi per intenderci.