Progetto Valdaso: la riqualificazione dellarea parte dal fiume
Montalto delle Marche | Lo scorso week-end, grande consenso del numeroso pubblico alla presentazione degli elaborati progettuali inerenti il Marchio dArea Valdaso e la Riqualificazione Fiume Aso.
Il territorio della Valdaso rappresenta un’opportunità strategica per il settore economico – agricolo e turistico – ed ambientale della provincia di Ascoli Piceno. Le sue caratteristiche geografiche, date dal fatto che tale zona rappresenta un “corridoio” tra il nucleo del Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed il futuro Parco Marino del Piceno, e la sua notevole potenzialità in termini ambientali e paesaggistici rappresentano, infatti, la base per poter dare nuovo impulso all’attuale tessuto economico del territorio, basato su singole politiche comunali non legate tra loro. In questo contesto si inserisce il “progetto Valdaso”, cui obiettivi sono la definizione di linee guida per lo sviluppo integrato e sostenibile della Val d’Aso e la creazione dei presupposti per l’istituzione di un Marchio d’Area Val d’Aso che rappresenti il territorio.
Questo strumento, presentato sabato 10 febbraio, presso una gremita sala convegni della Cantina Sociale “La sociale Valdaso” di Montalto Marche, permetterà l’attuazione di un sistema di gestione e di pianificazione integrato d’area vasta, incentrato su due principi cardine: l’aumento della biodiversità ed il miglioramento dei valori paesaggistici, agricoli e turistici dell’intera zona. “Tutti gli aspetti inerenti l’area della Val d’Aso – sottolineava con soddisfazione l’Assessore provinciale Avelio Marini - sono stati oggetto di un’attenta osservazione da parte di qualificati esperti i quali, con tale studio, hanno tracciato le linee guida strategiche per la concreta realizzazione di una progettazione integrata che riguardi sia l’aspetto turistico, agricolo, ma anche ambientale ed urbanistico dell’intera area”.
Progetti, spiegati minuziosamente anche grazie ad una certosino lavoro di reperimento ed elaborazione dati, che possono essere immediatamente canteriabili al fine di una pronta concretizzazione del Distretto Rurale della Valdaso, così come anche richiesto in un’apposita seduta del Consiglio Provinciale di fine 2005. “Abbiamo cercato di caratterizzare tale lavoro con la creazione di un marchio d’area per il territorio della Val d’Aso, attraverso la determinazione di un piano di gestione territoriale strategico, ossia di una politica territoriale, cooperativa e condivisa da tutti i comuni” concludeva il presidente Massimo Rossi.
Comuni che, dovranno essere parte integrante dell’intero progetto, di concerto e con la fattiva collaborazione dell’Unione Comuni della Valdaso, dei suoi Sindaci (presenti in massa), in collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno. La riqualificazione partirà dal fiume Aso, un fiume negli anni maltrattato e canalizzato nell’intento di contenere le acque in un alveo sempre più stretto e rettificato, togliendogli quindi spazio. Sulla base ciò, nella bassa valle del fiume Aso si è riscontrata un’elevata necessità nel salvaguardare la funzionalità ecologica dello stesso lasciando e ripristinando, ove possibile, la spazio vitale del corso d’acqua, concetto che sta alla base della rinaturazione fluviale.
In un siffatto contesto, si potranno poi realizzare una serie di misure – urbanistiche e non – volte al rilancio ed allo sviluppo di tale zona. Pieno appoggio, infine, allo sviluppo integrato del distretto della Valdaso è stato dato sia dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Petrini, sia dal Sottogretario agli Affari Regionali, On. Pietro Colonnella.
Questo strumento, presentato sabato 10 febbraio, presso una gremita sala convegni della Cantina Sociale “La sociale Valdaso” di Montalto Marche, permetterà l’attuazione di un sistema di gestione e di pianificazione integrato d’area vasta, incentrato su due principi cardine: l’aumento della biodiversità ed il miglioramento dei valori paesaggistici, agricoli e turistici dell’intera zona. “Tutti gli aspetti inerenti l’area della Val d’Aso – sottolineava con soddisfazione l’Assessore provinciale Avelio Marini - sono stati oggetto di un’attenta osservazione da parte di qualificati esperti i quali, con tale studio, hanno tracciato le linee guida strategiche per la concreta realizzazione di una progettazione integrata che riguardi sia l’aspetto turistico, agricolo, ma anche ambientale ed urbanistico dell’intera area”.
Progetti, spiegati minuziosamente anche grazie ad una certosino lavoro di reperimento ed elaborazione dati, che possono essere immediatamente canteriabili al fine di una pronta concretizzazione del Distretto Rurale della Valdaso, così come anche richiesto in un’apposita seduta del Consiglio Provinciale di fine 2005. “Abbiamo cercato di caratterizzare tale lavoro con la creazione di un marchio d’area per il territorio della Val d’Aso, attraverso la determinazione di un piano di gestione territoriale strategico, ossia di una politica territoriale, cooperativa e condivisa da tutti i comuni” concludeva il presidente Massimo Rossi.
Comuni che, dovranno essere parte integrante dell’intero progetto, di concerto e con la fattiva collaborazione dell’Unione Comuni della Valdaso, dei suoi Sindaci (presenti in massa), in collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno. La riqualificazione partirà dal fiume Aso, un fiume negli anni maltrattato e canalizzato nell’intento di contenere le acque in un alveo sempre più stretto e rettificato, togliendogli quindi spazio. Sulla base ciò, nella bassa valle del fiume Aso si è riscontrata un’elevata necessità nel salvaguardare la funzionalità ecologica dello stesso lasciando e ripristinando, ove possibile, la spazio vitale del corso d’acqua, concetto che sta alla base della rinaturazione fluviale.
In un siffatto contesto, si potranno poi realizzare una serie di misure – urbanistiche e non – volte al rilancio ed allo sviluppo di tale zona. Pieno appoggio, infine, allo sviluppo integrato del distretto della Valdaso è stato dato sia dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Petrini, sia dal Sottogretario agli Affari Regionali, On. Pietro Colonnella.
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15/02/2007
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