A Montorso convegno su limprenditore e limpresa per il bene comune
| MONTORSO (LORETO) - Sabato 17 febbraio 2007. Organizzato dalla Pastorale Sociale e del Lavoro della Conferenza Episcopale marchigiana, UCID regionale e CISL
In occasione della 45° settimana sociale dei cattolici, (la settimana sociale del centenario 1907/2007), che si celebrerà, in ambito nazionale, nell’ottobre prossimo nelle sedi di Pistoia e Pisa, l’ufficio della Pastorale Sociale e del lavoro della Conferenza Episcopale marchigiana, insieme con l’UCID regionale e la CISL, organizzano un convegno dal titolo “L’Imprenditore e l’Impresa per il Bene Comune”, a Montorso di Loreto presso il Centro Giovanni Paolo II, il prossimo 17 febbraio dalle ore 9.30 alle 13.00.
L’incontro nasce dalla necessità di riflettere sul tema del lavoro, con particolare attenzione all’Imprenditore, nella ricerca del bene comune del mondo del lavoro e soprattutto dei lavoratori.
L’attenzione alla persona umana è da costruire proprio a partire dalla lettura della tradizione; il nuovo da costruire sull’antico, che pensando al tema del “lavoro” può essere l’art. 1 della Costituzione italiana: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. E’ un articolo poco studiato dai costituzionalisti; a fatica si trovano commenti recenti, ma indica con chiarezza non soltanto le linee di sviluppo, ma anche un orizzonte di libertà, cittadinanza e uguaglianza ancora molto attuale. Potremmo dire che l’impostazione umanistica della nostra Costituzione rifiuta sia la visione collettivista che quella individualista di matrice liberale, mettendo la persona umana al centro dello sviluppo sociale.
Oggi innanzi ai profondi cambiamenti che stanno investendo il lavoro in tutte le sue articolazioni, come scriveva La Pira, la Costituzione deve essere il luogo “dove l’eguaglianza, la libertà, la proprietà siano per tutti una realtà e non soltanto un nome”.
E’ alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa che vogliamo aprire un confronto su quale contributo, da Cattolici, possiamo dare allo sviluppo di una rinnovata riflessione, laica, sul lavoro e sul significato che esso può ancora avere per significare l’attività umana sia nel suo agire trasformativo, organizzativo e relazionale e nel costituire i criteri della cittadinanza.
In allegato il volantino esplicativo del convegno.
L’incontro nasce dalla necessità di riflettere sul tema del lavoro, con particolare attenzione all’Imprenditore, nella ricerca del bene comune del mondo del lavoro e soprattutto dei lavoratori.
L’attenzione alla persona umana è da costruire proprio a partire dalla lettura della tradizione; il nuovo da costruire sull’antico, che pensando al tema del “lavoro” può essere l’art. 1 della Costituzione italiana: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. E’ un articolo poco studiato dai costituzionalisti; a fatica si trovano commenti recenti, ma indica con chiarezza non soltanto le linee di sviluppo, ma anche un orizzonte di libertà, cittadinanza e uguaglianza ancora molto attuale. Potremmo dire che l’impostazione umanistica della nostra Costituzione rifiuta sia la visione collettivista che quella individualista di matrice liberale, mettendo la persona umana al centro dello sviluppo sociale.
Oggi innanzi ai profondi cambiamenti che stanno investendo il lavoro in tutte le sue articolazioni, come scriveva La Pira, la Costituzione deve essere il luogo “dove l’eguaglianza, la libertà, la proprietà siano per tutti una realtà e non soltanto un nome”.
E’ alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa che vogliamo aprire un confronto su quale contributo, da Cattolici, possiamo dare allo sviluppo di una rinnovata riflessione, laica, sul lavoro e sul significato che esso può ancora avere per significare l’attività umana sia nel suo agire trasformativo, organizzativo e relazionale e nel costituire i criteri della cittadinanza.
In allegato il volantino esplicativo del convegno.
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15/02/2007
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