Martelli risponde a Brugni sulla mancata presenza di Rossi dal Papa
Ascoli Piceno | "Non è essenziale, né obbligatorio, a un ente Istituzionale quale che sia, partecipare a un meeting religioso"
di Massimo Martelli *
Caro direttore,
mi permetto di rispondere o meglio di chiedere alcune cose al consigliere Brugni, senza entrare nella sua polemica con Rossi, questa volta sulla visita dei marchigiani dal Papa, rispetto alla quale il presidente della Provincia certo saprà difendersi benissimo da solo (anche se una qualsivoglia risposta, compresa la presente, darebbe a Brugni una certa importanza che sicuramente non merita).
Così, anziché dare risposte, consiglierei di porre a Brugni delle domande, magari non troppo difficili, del tipo: esiste ancora il Concordato? Se sì, è ancora applicato? Se è ancora applicato, è applicato bene? (cioè, per rendere a Brugni la domanda più semplice possibile, le due parti rispettano, per così dire i patti?). Se non è applicato bene, ciò è dovuto al difetto di una o di entrambe le parti? Se si tratta di una sola delle parti, quali delle due?
Se, per caso o per pura ipotesi, si trattasse della Chiesa, che magari interferisce nelle scelte istituzionali per mezzo di un organo assolutamente politico come la Cei, non si esprimerebbe anch’essa, messi tra parentesi i tanto vituperati atti laici di uno Stato laico, per mezzo di una posizione ideologica? (per quanto mi riguarda, essendo ateo, qualsiasi posizione religiosa rappresenta una qualsiasi posizione ideologica).
Se un qualsivoglia patto viene gestito o meglio indirizzato a proprio uso e consumo da una parte soltanto, calpestando con ciò le premesse che l’hanno originariamente determinato, per quale motivo questo stesso patto deve restare ancora in vigore? Per quale motivo lo Stato deve ancora mantenere certi privilegi (che facevano parte del patto) a una religione fra le tante – che, almeno questo per fortuna, religione di Stato non è – e subirne, attraverso un’intrusione ideologica costante ormai non più sostenibile, la sistematica inquisizione?
Non è essenziale, né obbligatorio, a un ente Istituzionale quale che sia, partecipare a un meeting religioso, magari soltanto perché, come non intenzionalmente sostiene anche Brugni, l’agenda delle priorità è molto fitta e prevede tempo da investire anche e soprattutto per problematiche culturali, sociali, economiche e civili. Un’agenda che la Provincia di Ascoli sta sviluppando razionalmente ed egregiamente.
Il tempo è una cosa preziosa, perché inevitabilmente scorre; l’eternità, che probabilmente è solo un vago concetto della mente, può permetterci invece di trascurare questa volgare esistenza per proiettarci nell’assoluto: abbiamo così il feticismo della purezza e la “naturalezza” delle abitudini biologiche (entro le quali comprendere la famiglia come eredità di Adamo ed Eva, entro le quali indicare quali affetti sono permessi e quali no, entro le quali indirizzare la nostra attività sessuale collegandola direttamente ed esclusivamente alla funzione riproduttiva).
Come è materiale, questo assoluto! Com’è che diceva qualcuno? “A voi il tempo, a noi l’eternità!”. Bene, grazie per il consiglio, mi tengo il tempo (come del resto, consigli a parte, avrei comunque tenuto).
* Segretario Prc – Ascoli Piceno
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15/02/2007
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