Stesso cognome e stessa fisionomia ma, alla fine, diversa sorte. Il vero assassino ancora in libertà ed un innocente  finisce in carcere.

La somiglianza con un pericoloso omicida e lo stesso cognome sono stati gli elementi che hanno causato lo scambio di identità  che ha portato all'arresto di  Dule Fatjon, un ragazzo albanese di 22 anni accusato di aver partecipato , insieme al padre all' assassinio di un uomo, avvenuto in Albania nel 1998.

Cinque giorni in carcere, l'umiliazione, la paura e poi alla fine il rilascio per non aver commesso il fatto.

E' grazie alle impronte digitali  e alla diversa data di nascita che è stato riconosciuto l'errore e a distanza di cinque giorni la Corte di Appello di Ancona ha scarcerato il giovane innocente.

"Il riconoscimento del ragazzo - spiega l'avvocato Consuelo Feroci - sarebbe avvenuto solo sulla base di alcune foto segnaletiche inviate alle autorità di Valona che avrebbero dato il via libera per l'arresto. In realtà è stato presto chiarito che l'uomo ricercato, latitante da nove anni, non era il mio assistito che è stato immediatamente scarcerato".

"Mi aspetto che almeno mi vengano fatte delle scuse - ha commentato Dule Fatjon - visto che è stato messo a repentaglio il mio lavoro e le mie relazioni affettive. Il carcere è un'eperienza che comunque ti segna la vita, le persone ora mi guardano con diffidenza e non è giusto che debba patire tutto questo per colpa di qualcun'altro.