Ormai sembra deciso. Dopo il recente incontro tra l’attuale giunta e le associazioni di categoria i lavori per completare il lato est di Viale De Gasperi non dovrebbero iniziare prima di gennaio 2008. La data sembra aver trovato concordi tutte le parti interessate tenendo conto dell’iter che, per l’approvazione, devono attraversare i tanti progetti della seconda fase redatti dall’architetto Davarpanah.

Tuttavia non tutti sono d’accordo. In special modo molti dei commercianti e qualche residente che si trovano nella parte di viale interessata. Non riescono a capire perché di colpo tutto sia diventato molto complicato quando esiste un progetto già redatto e completato a metà (lato ovest). Le perplessità maggiori riguardano i tempi di attesa che a questo punto, dall’essere conteggiati in mesi, sono diventati anni.

Dalla polleria “Cooperativa La Cisterna” esprime la stessa preoccupazione Daniela Di Stanislao :”Il fatto di volere aspettare ancora un anno per completare la riqualificazione del lato est vuol dire che se tutto va bene l’intera opera non sarà finita prima di tre anni dal suo inizio. Mi sembrano tempi un po’ lunghi per non più di cento metri di strada”.

Stefano Camaioni della camiceria “Sant’Etienne” non riesce a capire come, tra tanti progetti, non si sia mantenuto quello originale :”Non so spiegarmi perché non si è mantenuto il progetto iniziale che, a parte qualche modifica, in fondo poteva andare benissimo. Non mi sembra che nel lato ovest, a parte qualche disagio dovuto ai paletti limitativi per le strade parallele, abbia provocato chissà quale disastri. A quest’ora saremmo dovuti esser già a metà dell’opera”.

Maurizio D’Alessio, dalla macelleria che porta il suo nome è preoccupato non solo per il ritardo dei lavori ma anche per le condizioni del marciapiede che, all’altezza del suo negozio, si restringe tanto da rendere difficoltoso il passaggio per due persone:” Non è la prima volta che qualche passante inciampa nelle mattonelle sbriciolate e divelte mentre si contano le signore che ci lasciano i tacchi delle scarpe. Qui non si tratta solo di abbellire ma di effettuare una vera e propria ricostruzione di un pezzo di strada ormai obsoleto e con un forte bisogno di essere rimesso a nuovo. Aspettare ancora un anno prima che iniziano i lavori significa solo dare modo all’usura del tempo di peggiorare le cose”.

Ancora più esplicito Rino Menzietti, il titolare dell’oreficeria che porta il suo nome :” Se non sbaglio mi sembra di ricordare da qualche articolo di stampa apparso nell’estate scorsa che il sindaco aveva promesso che i lavori per il lato est sarebbero iniziati a settembre dello scorso anno. Le cose sono due : o ricordo male io ho ha sbagliato lui nell’indicare l’anno esatto. Resta comunque il fatto che trovo inconcepibile aver impiegato dodici mesi per fare un lato di strada e forse il doppio per quest’altro. Ma dove è finito il progetto iniziale? Non va più bene per questioni tecniche o politiche?”.

Sulla stessa onda di pensiero l’opinione di Gimmi Sbarlati che in Viale De Gasperi ci passa ogni giorno e spesso si sofferma a scambiare due chiacchiere con l’amico Rino:” Non bastava il progetto iniziale dell’ingegner Bonfigli ora se ne sono aggiunti un’altra mezza dozzina. Da qui ad un anno quanti saranno? Anche tenuto conto del fatto che il primo è da correggere non vedo tutta questa frenesia a sfornare soluzioni alternative a getto continuo. Tanto, con un lato già bello che completato non si potrà stravolgere più di tanto l’intera fisionomia della strada. Mi chiedo: se ci vogliono circa tre anni per ultimare cento metri di strada non voglio lontanamente immaginare quanto tempo occorrerà per sistemare, ad esempio, una piazza come quella di San Pio X”.

Un altro che nella strada ci capita spesso è Giuseppe Romani che la conosce talmente bene da ricordare:” Quando si stava completando i lavori del lato ovest a volte c’era un solo operaio in cantiere. Gli abitanti e i commercianti di quel lato ne hanno sopportato di cotte e di crude. Forse questa volta, memori della passata esperienza, c’è l’intenzione di preparare le cose magari con un po’ più di calma e di competenza ma sinceramente, aspettare un anno per l’inizio dei lavori, mi sembra eccessivo. Se dovesse corrispondere a verità non mi sembra neanche un buon ritratto da presentare per tutti quei turisti affezionati che ogni anno tornano da queste parti”.