Da qualche tempo se ne parlava ed ora è giunto il momento. L’Associazione Turistica Valdaso avrà una nuova sede, organizzata nella palazzina di nuova edificazione che si trova nella zona degli impianti sportivi. Utilizzata al primo piano per gli spogliatoi delle squadre di calcio, la struttura ospiterà il personale sinora operativo all’interno della casetta prefabbricata in legno, visibile all’incrocio della Strada Provinciale Valdaso e con la Statale Adriatica.

“Non intendiamo smantellare la casetta di legno come punto di riferimento caratteristico dell’informazione turistica – commenta il presidente dell’Associazione Enzo Rossi - anzi, pensiamo già che ogni fine settimana resterà attiva a disposizione di cittadini e turisti. La nuova sede sarà invece aperta durante i giorni feriali, essenzialmente per il disbrigo del lavoro amministrativo e di gestione dell’Associazione.

Questa iniziativa è ormai vicina alla realizzazione concreta. Con la prossima settimana verranno disposti mobili e attrezzature tecnologiche, donate dalla Cassa di Risparmio di Fermo. La Valdaso dovrà avere riconoscenza inoltre per l’Amministrazione comunale di Altidona, che ha fatto costruire la palazzina per poi consentire l’allestimento di un servizio di rilievo per lo sviluppo della vallata”.

Servizio al quale potrebbe aggiungersene ben presto uno ulteriore, di non minore portata quanto ad utilità. In questo periodo gli amministratori locali stanno infatti trattando con la Camera di Commercio fermana per l’apertura di uno sportello competente soprattutto al rilascio di certificati camerali. Ne trarrebbero enorme vantaggio, in termini di tempo-lavoro, le imprese valdasine e le duemila partite IVA registrate nel territorio.

“Oltre alla sede per l’associazione e per lo sportello camerale – interviene il sindaco altidonese Talamonti – nella palazzina è disponibile anche un locale per riunioni. Vi si possono incontrare tutte le associazioni che animano il territorio comunale, considerando tuttavia che la quasi totalità di queste è stata fornita di una sede propria da parte del Comune. La Corale Serafini, la Pro Loco e l’Associazione Belvedere, la preziosa Croce Verde, l’associazione degli ex Combattenti e dei cacciatori: tutti questi gruppi organizzati oggi hanno un posto a sé riservato per programmare e svolgere la propria attività. Oltretutto la Sala Lussu, il Teatro comunale e la stessa sala riunioni nella palazzina degli impianti sportivi moltiplicano le strutture usufruibili per attività pubbliche. Il Comune, da qualche anno, ha anche costituito un fondo economico cui attingere mediante una richiesta specifica. Vero è che si tratta di risorse commisurate alle sostanze della cassa municipale e, dunque, contenute nell’entità. Ma le strutture utilizzate sono pur sempre grandi ammortizzatori di spesa per ogni realtà associativa, tenendo anche presente che le utenze dei servizi di acqua, luce e gas sono a carico del Comune. A questo proposito, anzi, è necessario ricordare che i locali e i servizi, proprio perché pubblici, vanno adoperati con la massima responsabilità. Troppo spesso accade di trovare luci accese in sedi vuote e, di recente, le bollette per i consumi di alcuni locali sono risultati del tutto eccessivi. I locali comunali vanno utilizzati esattamente come quelli di una casa di proprietà privata: con la più grande attenzione alla spesa e con il controllo reciproco tra associati per verificare trasgressioni alla buona educazione”.