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“Una pagnotta costa come una brioche”

Ascoli Piceno | Protesta del Sindacato Panificatori Confcommercio per un articolo pubblicato il 21 febbraio 2007

L’articolo intitolato “Una pagnotta costa come una brioche” apparso ieri 21 febbraio 2007 sulla cronaca ascolana di un quotidiano locale  contiene numerose affermazioni che risultano offensive per la categoria dei panificatori ascolani associati alla Confcommercio.

Dalle parole virgolettate, emerge una figura di panificatore che inganna il proprio cliente attirandolo con un prodotto civetta inesistente (la pagnotta) per poi vendergli altri prodotti a peso d’oro (da brioche), e rilasciando scontrini che non sono molto chiari aggiungendo – secondo P.M. – la truffa alla beffa.

Tutto ciò è falso, per i seguenti motivi:
- Il pane viene venduto nelle diverse pezzature a prezzi differenti; il pane da 1 Kg costa di media € 1,80 (1,60-2,00), mentre i panini all’olio o le rosette vengono vendute in media a € 3,20 a kg.

- Il prodotto è sempre disponibile al cliente nelle diverse pezzature, tranne a fine serata quando può esserci a volte un ridotto assortimento.

- I forni ascolani vendono ad un prezzo inferiore rispetto alle province limitrofe (a Teramo il pane da 1 Kg costa € 2,20-2,30) od alla grande distribuzione.

- Poiché il pane viene venduto obbligatoriamente a peso; per questo sono esposti listini dettagliati ed il prodotto viene preventivamente pesato con bilance che possono – ma non debbono - essere anche fiscali, con rilascio di scontrino dettagliato; altrimenti lo scontrino di cassa indica solo il corrispettivo versato, secondo la legge.

Il Consiglio Direttivo dei Panificatori Confcommercio invita il  firmatario dell’articolo ad acquistare presso i forni ascolani per verificare se le affermazioni da lui sottoscritte corrispondano al vero.

22/02/2007





        
  



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