“Abbiamo riconsegnato marciapiede lato ovest in 40 giorni ” afferma con evidente soddisfazione Orlando Orlandi capocantiere della ditta Co.Ge.Ma. che sta lavorando alacremente per terminare la riqualificazione dell’ultimo tratto del Lungomare. Ultimare quel pezzo nel più breve tempo possibile era essenziale per non isolare completamente un agglomerato urbano che va dal torrente Ragnola al Las Vegas. Fatto questo si è riaperto l’accesso ai residenti della zona con ingresso sul lato mare ma soprattutto alla gran moltitudine di cittadini curiosi che, approfittando di una passeggiata o di una sgambatela, ne approfittano per gettare un’occhiata al di là della staccionata e constatare di persona l’avanzare dei lavori.

Molti di questi osservatori occasionali hanno espresso perplessità sul colore biancastro di uno spesso strato di quella che sembra polvere da cemento che ricopre la camminata aperta al pubblico. Dal cantiere assicurano che non c’è nulla di anomalo se non il fatto che quella patina deriva dai residui del trattamento di “bocciardatura” eseguito sulle mattonelle per renderle meno aspre al piede di chi ci cammina sopra e renderle meno scivolose in caso di pioggia. A fine lavori ogni mattonella sarà lavata con un potente getto d’acqua a pressione e l’intera pavimentazione dovrebbe riacquistare lo smalto originale.

La stessa cosa è già successa per il primo tratto che fu realizzato due anni fa. Al momento sono impegnati ogni giorno circa trenta operai dei quali almeno una ventina solo per posare le pietre che vanno a formare il lastricato della passeggiata. Il posizionamento del selciato è iniziato da nord in direzione sud ed al momento è stata completata circa la metà del percorso. Una volta terminata la prima fase si procederà ad unire le composizioni di mattonelle con delle “fughe” di cemento appropriato al quale seguirà lo stesso trattamento anti-scivolo usato per la corsia est. La pista ciclabile è appena stata tracciata e a parte il solco e lo zoccolo non si è arrivati molto più in là.

Lo stesso discorso vale quella che sarà la strada asfaltata e le aiuole che delimitano le palme e gli alberi presenti sul percorso. Cantiere in ritardo? Neanche per sogno assicurano l’architetto Davarpanah ed il capocantiere Orlandi. Anzi, tutto lascia presagire che ci potrebbe essere un’anticipazione sui tempi di riconsegna previsti per la fine di maggio. Questo grazie soprattutto alla clemenza del tempo che ha consentito di lavorare a pieno regime tenuto conto che, nei cinque mesi di lavori, il cantiere è rimasto chiuso un solo giorno infrasettimanale per cause atmosferiche.

“Abbiamo fatto tesoro dell’esperienza accumulata nel portare a termine i tratti precedenti – sottolinea il capocantiere Orlandi- per cui, insieme con l’architetto Davarpanah, sono state riviste alcune priorità e fasi della riqualificazione in modo da snellire e se possibile accelerare l’andamento dei lavori”. Un’opera del genere, a detta dei responsabili, esige che si lavori contemporaneamente su tre o quattro diverse fasi facendo attenzione che tutte abbiano a seguire all’incirca lo stesso ruolino di marcia in modo da arrivare a completare l’opera in modo uniforme.

In ogni caso, dei numerosi interventi che stanno per iniziare o che sono già in fase avanzata in giro per la città, quello del Lungomare è senza dubbio l’unico che procede con regolarità cercando di rispettare i tempi. Per dare un esempio basta indicare il lato est di Viale De Gasperi come l’altra faccia della medaglia dove si continuano a sfornare progetti ma intanto la via è destinata a rimanere incompiuta per almeno un altro anno.