La disinformazione impera. Diciamo Basta!
| ROMA - Linformazione è al servizio del Potere, non del Cittadino. Insomma, in Italia cè più disinformazione che informazione. Purtroppo.
di Movimento Elia
Primo esempio. I Ragazzi di Ostia ’77.
Sabato 3 marzo nel Palasport di Ostia Lido i Giovani di Forza Italia hanno firmato un “Patto” con Silvio Berlusconi.
La Polizia era quasi assente: non serviva. Difatti, non è servita.
Lo slogan più pesante? “A Roma c’è un Romano di troppo!”
Erano 4.000 studenti e lavoratori festanti, pieni di entusiasmo, giunti da tutta Italia..
Per loro la politica è un impegno sentito, doveroso, ma temporaneo, supplementare.
Essi non sono il futuro di un partito ma del Paese.
I ragazzi di Ostia ’07 non sono come i “sopravvissuti” della prima repubblica, “professionisti della politica”. Esempio eclatante: quelli del ’77.
Ne cito qualcuno in ordine alfabetico: Adornato (ora FI), D’Alema (DS), Fassino (DS), Mussi (DS), Veltroni (DS) tutti PCI nel 1977. Tutti al Potere. Da trenta anni.
Per saperne di più, rimando a «Rose, pistole - ’77» di Stefano Cappellini (Sperling & Kupfer Editori), della Collana “Le Radici del presente”, curata da Luca Telese.
Ebbene, cosa avete letto sui giornali di questi ragazzi e del “Patto”?
La stampa ha ignorato l’evento, tranne qualche rete tv, un paio di quotidiani nazionali ed ilQuotidiano.it del 3 e del 5 marzo.
E chi ne ha parlato, riportava soprattutto quanto detto da Berlusconi.
Ma i protagonisti non erano i ragazzi?
Il testo del “Patto” non l’ho trovato su nessun giornale. Neppure in sunto. Lo allego al presente articolo. Integralmente.
Altro esempio. I Cristiani di Milano: invisibili o “cretini”?
Riporto l’inizio di un articolo di Antonio Socci (Libero di domenica 4 marzo).
«Oggi quasi 20 mila persone, non “cammellate” dalla Cgil, né organizzate da alcun partito o convocate dalle tv, saranno al Mazda Palace di Milano, per un incontro di preghiera con padre Jozo Zovko, già parroco di Medjugorje.
Ventimila sono tanti, ma saranno invisibili e nessun giornale ne parlerà.
Come accade ogni anno. Perché vengono ignorati? Perché sono cristiani, devoti alla Madonna. Tanti giovani, padri e madri, che pregano (non sono i “cattolici del Palazzo” e delle poltrone) e sono considerati persone di serie B. Rappresentano un avvenimento che “non esiste”. Solo ciò che decide il Palazzo esiste. Il surreale appello di una decina di professori cattoprogressisti perché i vescovi tacciano sui Dico – per dire - ha meritato fior di articoli e trasmissioni tv. Ma nessuno dedicherà articoli o programmi al fenomeno rappresentato da queste 20 mila persone. Finisce in prima pagina solo ciò che il Palazzo vuole. Anche in materia religiosa. Per esempio il libretto di Augias».
Difatti, nessun giornale o TG ne ha parlato, tranne Socci su Libero del 4 marzo.
Sulla cresta dell’onda.
Di chi e di cosa si occupa a tempo pieno la stampa italiana?
Primo: di Rosy Bindi, che pretende di dare lezioni di teologia e morale al Papa.
Secondo: dei No Global di Bologna.
Il 3 marzo 3.000 (circa) no global hanno protestato a Bologna per i CPT.
Pacifici come i Giovani di Ostia ’07 e come i Cristiani in preghiera a Milano?
Ne dubito: il sindaco Cofferati si è riservato di chiedere loro i danni.
Terzo: di Michele Santoro e del suo “Anno Zero”.
Volgarità alle nove di sera su RaiDue. Tanto che il Ministro della Giustizia del governo di sinistra, Clemente Mastella, se ne è andato disgustato. Inutile commentare.
Quarto: della manifestazione pro “Dico” a Piazza Farnese.
Intolleranza e mancanza di rispetto. Verso la Chiesa Cattolica ed il comune sentire degli italiani. Si è arrivati a dire: “Cristo è nato fuori dal matrimonio!”
Ne hanno parlato e ne parlano ancora pagine e pagine di giornali.
Giusto occuparsene. Ma perché ignorare i Ragazzi di Ostia ed i Cristiani di Milano?
Non sono Italia anche loro? Anzi, non siamo Italia anche noi?
Quinto: della partecipazione del Premier a Matrix (Mediaset) lunedì 12 marzo.
Si è avuta la sensazione che Prodi, accolto da Gonfalonieri, Pesidente Mediaset, fosse conduttore ed ospite. Nessun giornalista “scomodo” a porre domande. Infine, il 13 marzo la trasmissione è stata replicata integralmente su RaiSat Extra. Insomma, Matrix del 12 marzo è stata “intervista” o “disinformazione” e inciucio?
Il pubblico ha capito: l’audience ne ha risentito.
Dati Auditel – dalle 23,00 alle 02,00 di lunedì scorso –: RAIUno (Porta a Porta): 1.825.000 spettatori; Canale5 (Matrix): 1.286.000 spettatori.
Conclusione Chi fa notizia? Il “Potere” e l’ 1% di Italiani che strilla. Chi “non esiste”? Il 99% di Italiani che non strilla, ma lavora, tira la carretta e paga le tasse in costante aumento per mantenere appetiti e privilegi del Potere. E’ ora di essere presenti in modo attivo. Prima di perdere completamente identità e libertà. Per questo è nato il “Movimento Elia – Elettori liberi ed attivi”.
(Vedi allegato)
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14/03/2007
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Kevin Gjergji