Ritorna alla ribalta la vicenda delle bimbe belghe tutt’ora in affidamento al centro Santa Gemma che la madre ha portato in Italia per sottrarle a presunti abusi del padre. Come si ricorda la genitrice si recò a Castignano dove venne in un primo tempo tratta in arresto e le bambine affidate al centro Santa Gemma. Da quel giorno le due sorelline sono state ospite dell’istituto dove soggiornano tutt’ora.

Ma a distanza di cinque mesi il piccolo comune piceno dichiara di non farcela più economicamente a pagare la retta giornaliera di circa 90 euro per bambino. Fanno 5.400 euro al mese e sebbene la Regione dal 2006 collabori per il 50% per i centri sotto ai 5 mila abitanti e del 16% per i superiori tuttavia, la somma restante di 2.500 euro, è diventato un onere difficile da sostenere per una piccola comunità come quella del comune di Castignano.

A questo punto il sindaco Domenico Corradetti, prima di tagliare la sua quota e quindi mettere a rischio la permanenza delle due minorenni, ha ritenuto opportuno mettere a conoscenza l’Ambito 21, il comune di San Benedetto (dove risiede l’istituto) e il prefetto di Ascoli in quanto trattasi di un caso con ben noti risvolti giudiziari. Preso atto della situazione lo stesso dott. Alberto Cifelli ha ritenuto opportuno indire un tavolo presso la sala giunta del comune di San Benedetto intorno al quale ha convocato il primo cittadino di Castignano, quello di San Benedetto Giovanni Gaspari, l’assessore provinciale alle Politiche Sociali Licia Canicola, il coordinatore dell’Ambito 21 Antonio De Santis, dell’Ambito 23 Luigi Ficcadenti, il rappresentante dell’istituto Santa Gemma dott.ssa Maria Sellitti, l’assessore comunale alle Politiche Sociali Loredana Emili.

Dall’incontro è scaturita la volontà di creare un fondo permanente di mutuo sostegno tra enti, comuni e ambiti per aiutare i centri urbani minori con limitate risorse economiche nel far fronte al ripetersi di situazioni del genere e per la casistica degli affidamenti ad istituti e famiglie in genere. :”Le necessità erano due – precisa il prefetto Cifelli- da una parte aiutare le bambine e la loro madre per un evidente caso umano e dall’altra creare un precedente propedeutico alla istituzione di un fondo-emergenza a sostegno dei comuni minori alle prese con problemi sociali ai quali spesso riesce difficile far fronte causa i budget limitati”.

Entro il 2008 è previsto il nuovo tariffario da parte della Regione ma nel frattempo si dovrà studiare la possibilità di adottare convenzioni con i diversi istituti nel tentativo di limare al ribasso alcune rette come si è impegnato a fare il Santa Gemma per il caso specifico (previsto per la prossima settimana un incontro tra istituto e comune per definire i particolari) .

“Il nostro comune spende ogni anno 235.160 euro per il settore affidamenti minori- sottolinea l’assessore Emili- di cui 37.804 corrispondente al 16% a carico della Regione”. Gaspari dal canto suo ha rimarcato che per un comune come San Benedetto che ha un Bilancio Annuale di 69 milioni di euro una retta di circa 5.mila euro potrebbe essere sostenibile ma:”Come facciamo poi a spiegare alla Corte dei Conti un tale aiuto prestato ad una altro comune nemmeno vicino di casa?”.