L'appuntamento è per il 25 marzo: una giornata di mobilitazione in favore della legalità, per esprimere sostegno ad Antonella, la giovane che ha denunciato il proprio caso di vittima dell'usura a Sant'Elpidio a Mare. Una manifestazione pubblica, prevista per le 12 in piazza Matteotti, insieme all'associazione Sos Italia Libera, presieduta da Paolo Bocedi, che alla lotta al racket ed all'usura sta dedicando la vita e si è schierato al fianco della giovane.

Per promuovere l'iniziativa, e giurare battaglia fino all'ultimo respiro contro l'illegalità è stata organizzata una conferenza stampa, proprio a casa di Antonella. Una casa perduta e venduta ad un'asta fallimentare, e da cui ad aprile la famiglia Marcantoni è stata invitata ad andarsene, attraverso un'ingiunzione di sfratto. Sfratto anche per la nonna di Antonella, malata di Alzheimer, residente in un'altra casa, anche questa finita all'asta.

Al centro del tavolo, dove insieme ad Antonella erano seduti Paolo Bocedi, il legale della famiglia, avv. Marco Scalseggi, il presidente di City Angels Walter Piazza, il coordinatore di Sos Italia Libera Giulio Belvedere ed il responsabile provinciale dell'associazione Mirko Carena, una bottiglia di benzina. Un simbolo forte, a ricordare l'intenzione della giovane di ricorrere ad un estremo gesto, se entro il 5 aprile non verrà bloccato lo sfratto. "Non sto scherzando. Non me ne andrò viva da questa che è casa mia. Io e la mia famiglia siamo stanchi di tutta questa omertà ed ingiustizia".

"Mi barricherò in questa casa con Antonella - ha detto Paolo Bocedi, che ha fatto anche il nome del presunto usuraio, un professionista della zona - Non permetteremo che una famiglia per bene venga messa in strada da un usuraio. Abbiamo elementi gravi, che fanno ipotizzare vari reati. Truffa, usura ed estorsione. Credo fermamente nella magistratura, conosco bene il presidente del Tribunale di Fermo e so che è una persona di grande spessore. Ma la magistratura a volte si distrare. Evidentemente qualcosa è sfuggito, si torni ad esaminare gli atti, ci sono diverse cose che non quadrano. A partire dalle proprietà di questa persona, oltre 100 appartamenti, c'è qualcosa che non quadra".

"Studiando le carte ho notato gravi irregolarità. Dati alla mano, si possono ipotizzare una serie di reati, dall'usura all'estorsione, fino all'associazione a delinquere. Inoltre esiste il problema dello sfratto. Questa famiglia ha perso tutto per un'esposizione non particolarmente grave, circa 100 milioni di lire. Ha perso due case, del valore totale di 900.000 euro, e le ha viste riacquistare per 375.000 euro. Una vendita anomala, effettuata a persone che sono verosimilmente dei prestanome dell'usuraio".

Un giro d'affari poco chiaro, insomma, che coinvolgerebbe banche e società finanziarie. Tassi d'interesse, quelli applicati alla famiglia di Antonella, dal 30 al 260%. Sarebbero almeno altri quattro i casi di famiglie strozzate attraverso lo stesso sistema. Nel frattempo, anche la Procura de L'Aquila sta indagando sul caso. La speranza èer Antonella e la sua famiglia è che nei prossimi giorni venga bloccato lo sfratto, in presenza di seri motivi che facciano supporre reato d'usura. E in attesa che dal palazzo di giustizia arrivino novità sul caso, l'appuntamento è per domenica prossima. "Questa ragazza non scherza - dice Bocedi - E' davvero determinata a compiere un gesto in consulto come cospargersi di benzina. Ma non permetteremo che accada, Antonella non è più sola, insieme vinceremo questa battaglia".