Visite guidate
| Questa settimana vi presentiamo Filottrano.
di Andrea Carnevali
Filottrano è una cittadina della provincia di Ancona, sita a 270 m. sul livello del mare.
A partire dall’era del bronzo, dalle civiltà capannicole, picene e romane ha veduto costantemente la presenza dell’uomo. Ne fanno fede alcuni ritrovamenti di grande interesse archeologico, custoditi presso il museo delle Marche di Ancona. Filottrano viene distrutta da Alarico re dei Goti che danneggia e distrugge il villaggio e subisce danneggiamenti ed incendi.
Vi seguirono i Visigoti; i Longobardi guidati dal re Alboino che trovando una pacifica intesa con la Chiesa di Roma governarono ridando dignità alle popolazioni. Questo periodo si contraddistingue per la costruzione di chiese e castelli, si presume inoltre che proprio in tale era sia stato fondato il Castello Philiorum Optrani e il Castello dei Figli di Ottrano ("Ottrano" storico personaggio fu il fautore della grandezza e prosperità di Filottrano) il quale subì a sua volta molte aggressioni, da parte di Markwald d'Anveiler e da Frà Moriale che imperversò al comando della nefasta compagnia Maledicta.
Nell’agosto del 1790 fu insignita del titolo di Città da Papa Pio VI.
Negli anni 1950-1960 dall’agricoltura si passò all’industria grazie alla lungimiranza ed intraprendenza del sig. F. Carbonari seguito del sig. Girombelli che con alterna fortuna riuscì a dare una spinta propulsiva all’economia filottranese, che nel giro di pochi anni diede vita ad un vero e proprio distretto industriale a livello manifatturiero. Il made in Filottrano, grazie alle varie società come Baleani S.r.l., Canali S.p.a., I Lardini S.r.l., I Tamantini S.r.l. e tante altre, è conosciuta a livello internazionale.
La città sia dal punto di vista architettonico sia dal punto di vista artistico Filottrano vanta un ricco arredo urbano: il palazzo Comunale del XVI secolo di stile bramantesco, la chiesa di S. Francesco del XV secolo con dipinti di Pompeo Morganti, di Ercole Ramazzani e di Filippo Bellini. La chiesa di S. Maria Assunta con dipinti del fiammingo Ernest Wan Schaychs ed affreschi del gotico cortese dei secoli XIV-XV. A Filottrano può annoverare sia la Chiesa di S. Maria di Tornazzano del secolo XII con affresco centrale del 1471, sia la Chiesa di Storaco già Abbazia Benedettina con i resti dell'Abside risalenti al secolo VIII. (ora fatiscente).
A partire dall’era del bronzo, dalle civiltà capannicole, picene e romane ha veduto costantemente la presenza dell’uomo. Ne fanno fede alcuni ritrovamenti di grande interesse archeologico, custoditi presso il museo delle Marche di Ancona. Filottrano viene distrutta da Alarico re dei Goti che danneggia e distrugge il villaggio e subisce danneggiamenti ed incendi.
Vi seguirono i Visigoti; i Longobardi guidati dal re Alboino che trovando una pacifica intesa con la Chiesa di Roma governarono ridando dignità alle popolazioni. Questo periodo si contraddistingue per la costruzione di chiese e castelli, si presume inoltre che proprio in tale era sia stato fondato il Castello Philiorum Optrani e il Castello dei Figli di Ottrano ("Ottrano" storico personaggio fu il fautore della grandezza e prosperità di Filottrano) il quale subì a sua volta molte aggressioni, da parte di Markwald d'Anveiler e da Frà Moriale che imperversò al comando della nefasta compagnia Maledicta.
Nell’agosto del 1790 fu insignita del titolo di Città da Papa Pio VI.
Negli anni 1950-1960 dall’agricoltura si passò all’industria grazie alla lungimiranza ed intraprendenza del sig. F. Carbonari seguito del sig. Girombelli che con alterna fortuna riuscì a dare una spinta propulsiva all’economia filottranese, che nel giro di pochi anni diede vita ad un vero e proprio distretto industriale a livello manifatturiero. Il made in Filottrano, grazie alle varie società come Baleani S.r.l., Canali S.p.a., I Lardini S.r.l., I Tamantini S.r.l. e tante altre, è conosciuta a livello internazionale.
La città sia dal punto di vista architettonico sia dal punto di vista artistico Filottrano vanta un ricco arredo urbano: il palazzo Comunale del XVI secolo di stile bramantesco, la chiesa di S. Francesco del XV secolo con dipinti di Pompeo Morganti, di Ercole Ramazzani e di Filippo Bellini. La chiesa di S. Maria Assunta con dipinti del fiammingo Ernest Wan Schaychs ed affreschi del gotico cortese dei secoli XIV-XV. A Filottrano può annoverare sia la Chiesa di S. Maria di Tornazzano del secolo XII con affresco centrale del 1471, sia la Chiesa di Storaco già Abbazia Benedettina con i resti dell'Abside risalenti al secolo VIII. (ora fatiscente).
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17/03/2007
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