La frode è stata denominata “carosello” per il giro vorticoso e vizioso di fatturazioni fasulle, giri e raggiri finanziari e assegni a gogò. L’ammontare evaso al fisco sfiora i 23 milioni di euro.

Una cifra colossale se si pensa che si riferisce ad una impresa locale quindi operante in una città di provincia come San Benedetto.

A metterla in atto una società operante nel commercio legato alla telefonia mobile. Tre sarebbero fino ad ora le persone coinvolte. La notizia è iniziata a circolare nelle prime ore della mattinata ed ha destato stupore ed una forte curiosità che cresce di ora in ora. Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ancona rivela che i fatti risalgono nel periodo 2002-2003. E’ lì che risulta l’ammanco nelle entrate.