Grande scoperta nellantico foro di Ascoli
Ascoli Piceno | Si tratta di un epigrafe riferita alla gens junia. Il piu famoso è Marcus Junius Brutus, luccisore di Cesare.
di Francesco Mannocchi *
Ogni tanto in Ascoli si rinvengono testimonianze del passato più o meno sensazionali. E’ il caso dell’epigrafe da me scoperta qualche giorno fa in una rua ascolana, vicino all’antico Foro della città. La scritta era nascosta quasi totalmente sotto uno strato di cemento, avendo notato una sola lettera rimasta scoperta mi sono incuriosito e togliendo con cura il terriccio al di sopra sono riuscito a rimettere in luce una scritta abbastanza interessante.
La pietra in questione è stata reimpiegata a metà strada in Rua degli Albanesi, ad un palmo di altezza dal piano stradale, é lunga circa 30 centimetri e presenta la scritta JUNIUS M. Trattasi certamente di un personaggio della Gens Junia, risalente almeno al VI secolo avanti Cristo che ha avuto come persone più illustri quel Lucius Junius Brutus console nel 509 a. C., ritenuto il fondatore della Repubblica romana.
Ovviamente l’epigrafe di cui trattasi è riferita ad un periodo successivo, presumibilmente dopo la presa della città da parte di Pompeo Strabone nell’anno 89 avanti Cristo o forse in epoca augustea. Il personaggio più famoso di questa famiglia è sicuramente Marcus Junius Brutus (85 – 42 a. C.), passato alla storia perchè figlio adottivo ed uccisore di Giulio Cesare. Come è arrivata una tale testimonianza fino a noi?
Cosa c’entra Brutus con la nostra storia? A mio modo di vedere molto poco, anche se sappiamo per certo che lo stesso Cesare si fermò ad Ascoli una volta oltrepassato il Rubicone, ma in quel periodo Brutus era Pretore in una lontana Provincia romana. Più probabile mi sembra l’ipotesi che detta epigrafe sia riferita ad un figlio o nipote di Lucius Junius Damasippus, uno dei cinque generali agli ordini di Strabone che assediarono Ascoli durante la Guerra Sociale. Purtroppo attraverso questa testimonianza riusciamo a sapere solo il cognome e non il nome del personaggio in questione, conseguentemente possiamo dedurre che la lettera M che segue JUNIUS significhi Marci e che ci fosse una seconda lettera, scomparsa, una F che stava per Fili. In questa mia breve ricostruzione, ma qualcuno potrebbe sicuramente correggermi, il nostro personaggio sconosciuto era figlio di Marcus Junius, guarda caso proprio il nome del figliastro di Giulio Cesare che alcuni storici ritengono a torto o a ragione fosse il suo vero figlio.
* Ricercatore, pubblicista
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31/03/2007
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