Sanita: si consolida latttività dei trapianti ma diminuisce il numero delle donazioni
| ANCONA - Lattività di trapiantologia nelle Marche è stata autorizzata nel mese di maggio 2005; i primi trapianti di rene e di fegato sono stati effettuati il 30 maggio 2005 e il 2 agosto 2005; il primo trapianto di pancreas risale allo scorso 8 marzo.
Centocinque trapianti, di cui 57 di rene, 47 di fegato e 1 di pancreas: a meno di due anni dall’inizio dell’attività trapiantologia nell’Ospedale di Ancona, le Marche si confermano tra le prime regioni in Italia per il numero di interventi; di rilievo, ma in leggero calo rispetto al 2005, anche il numero delle donazioni registrate nell’ultimo biennio.
“Risultati molto lusinghieri – ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani nella conferenza stampa svoltasi presso la sede della Regione – che confermano la lungimiranza della scelta della Giunta di istituire, nel 2005, il Centro trapianti a Torrette”. Ma tutto questo non basta.“Per consolidare ulteriormente la cultura della donazione occorre – ha sottolineato - implementare le risorse umane e strutturali al servizio del Centro, aumentare la disponibilità di sangue e intensificare l’informazione:tre obiettivi importanti, da raggiungere al più presto con l’approvazione, entro l’estate, del nuovo Piano socio –sanitario regionale.”
Altri dati rilevanti – ha affermato Duilio Testasecca, coordinatore del Centro regionale per le attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti – sono il coinvolgimento fattivo nelle attività di donazione di quasi tutti gli ospedali delle Marche, ad eccezione di quello di Civitanova Marche; l’elevato numero, 31, di donatori effettivi negli ultimi due anni, grazie ai quali l’Ospedale di Ancona è al secondo in Italia, dopo quello di Verona, per tasso di donazione; l’avvio nel 2006, in collaborazione con la Banca dei Tessuti di Treviso, dell’attività di prelievo multitessuto a cuore fermo. In leggero calo, rispetto al 2005, l’attività di donazione delle cornee, ma il prelievo ha soddisfatto in pieno la richiesta di trapianti sia nelle Marche che nell’Umbria.
Il consolidamento dell’attività di trapianto è anche merito -ha osservato Andrea Risaliti, capo dell’équipe di medici - chirurghi, nefrologi, infettivologi, diabetologi, anestesisti - che operano in stretta collaborazione tra loro. “Tra gli obiettivi per il futuro figurano - ha spiegato Giovanni Frascà, direttore di Nefrologia – il trapianto simultaneo di pancreas con il rene, il trapianto combinato fegato –rene e l’avvio del trapianto di rene da donatore vivente”. Altri obiettivi sono il trapianto delle cellule e, soprattutto, ha rilevato Carmine Ruta, dirigente del servizio Salute della Regione, il potenziamento della rete dei servizi.
L’attività di trapiantologia nelle Marche è stata autorizzata nel mese di maggio 2005; i primi trapianti di rene e di fegato sono stati effettuati il 30 maggio 2005 e il 2 agosto 2005; il primo trapianto di pancreas risale allo scorso 8 marzo. L’età media dei pazienti con rene trapiantato è di 51 anni, il tempo medio di attesa è di sette mesi, la degenza diciannove giorni; su 124 pazienti in lista d’attesa, 52 provengono da fuori regione.
“Risultati molto lusinghieri – ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani nella conferenza stampa svoltasi presso la sede della Regione – che confermano la lungimiranza della scelta della Giunta di istituire, nel 2005, il Centro trapianti a Torrette”. Ma tutto questo non basta.“Per consolidare ulteriormente la cultura della donazione occorre – ha sottolineato - implementare le risorse umane e strutturali al servizio del Centro, aumentare la disponibilità di sangue e intensificare l’informazione:tre obiettivi importanti, da raggiungere al più presto con l’approvazione, entro l’estate, del nuovo Piano socio –sanitario regionale.”
Altri dati rilevanti – ha affermato Duilio Testasecca, coordinatore del Centro regionale per le attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti – sono il coinvolgimento fattivo nelle attività di donazione di quasi tutti gli ospedali delle Marche, ad eccezione di quello di Civitanova Marche; l’elevato numero, 31, di donatori effettivi negli ultimi due anni, grazie ai quali l’Ospedale di Ancona è al secondo in Italia, dopo quello di Verona, per tasso di donazione; l’avvio nel 2006, in collaborazione con la Banca dei Tessuti di Treviso, dell’attività di prelievo multitessuto a cuore fermo. In leggero calo, rispetto al 2005, l’attività di donazione delle cornee, ma il prelievo ha soddisfatto in pieno la richiesta di trapianti sia nelle Marche che nell’Umbria.
Il consolidamento dell’attività di trapianto è anche merito -ha osservato Andrea Risaliti, capo dell’équipe di medici - chirurghi, nefrologi, infettivologi, diabetologi, anestesisti - che operano in stretta collaborazione tra loro. “Tra gli obiettivi per il futuro figurano - ha spiegato Giovanni Frascà, direttore di Nefrologia – il trapianto simultaneo di pancreas con il rene, il trapianto combinato fegato –rene e l’avvio del trapianto di rene da donatore vivente”. Altri obiettivi sono il trapianto delle cellule e, soprattutto, ha rilevato Carmine Ruta, dirigente del servizio Salute della Regione, il potenziamento della rete dei servizi.
L’attività di trapiantologia nelle Marche è stata autorizzata nel mese di maggio 2005; i primi trapianti di rene e di fegato sono stati effettuati il 30 maggio 2005 e il 2 agosto 2005; il primo trapianto di pancreas risale allo scorso 8 marzo. L’età media dei pazienti con rene trapiantato è di 51 anni, il tempo medio di attesa è di sette mesi, la degenza diciannove giorni; su 124 pazienti in lista d’attesa, 52 provengono da fuori regione.
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30/03/2007
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