Piazza della Sacra Famiglia. Troppo stretta per un quartiere che cresce a vsita d'occhio
San Benedetto del Tronto | Gli abitanti della zona sono raddoppiati negli utlimi sette anni. La riqualificazione è una priorità del Bilancio Partecipato ma la sua realizzazione potrebbe richiedere anni.
di Carmine Rozzi
Sono passati esattamente quarant’anni da quando fu celebrato il primo battesimo nella Chiesa della Sacra Famiglia, quartiere Ragnola. Negli anni la parrocchia e la piazza antistante hanno visto crescere poco a poco un’intero quartiere. L’edilizia, specie negli ultimi tempi, è andata aumentando in modo esponenziale. Sono di pochi mesi fa le consegne agli acquirenti di una trentina di appartamenti in due palazzine nuove di zecca.
Nel giro di appena sette anni gli abitanti della parrocchia sono raddoppiati passando da duemila agli attuali quattromila residenti circa. Per lo più nuclei formati da giovani coppie. In tutto circa 120 famiglie, molte delle quali provenienti dal centro città. La cosa curiosa, come fa rilevare il parroco don Osvaldo Castaldi, è che proprio in questa zona le nascite stanno superando di gran lunga i decessi invertendo la tendenza al ribasso della crescita demografica tipica di quasi tutto il resto del paese e della regione. Ma un’accresciuta densità di cittadini presuppone anche una rete di servizi e aree atte allo svago ed alla socializzazione.
E’ il caso della piazza antistante la chiesa che inizia ad accusare palesemente i segni del tempo ed ha bisogno di un “restyling” ormai non più procrastinabile. Lo spiazzo è occupato per la maggior parte da parcheggi con poche vecchie panchine malandate e qualche aiuola di fortuna ricavata dall’aver trasformato pezzi di marciapiede interni alla piazza in contenitori di terra ed erba. Nell’ultimo giro di consultazioni inerenti il progetto di Bilancio Partecipato la riqualificazione della piazza è stata inserita tra le priorità del quartiere ma alla realtà dei fatti i tempi saranno ancora molto lunghi.
Probabilmente si dovranno a spettare alcuni anni prima che vi venga posto mano. Ed a sentire il presidente del quartiere Giovanni Capriotti e don Osvaldo per due ragioni. La prima è che non si vuole mettere mano ad un’opera anticipando quelle che saranno le direttive del nuovo Piano Regolatore Generale. La seconda è che in giro per la città vi sono altre piazze che necessitano di interventi più urgenti: una su tutte quella di San Pio X. “Noi abbiamo posto il risanamento della piazza tra le priorità- sottolinea Capriotti- ma sappiamo bene che, purtroppo, dovremo aspettare molto tempo prima che si inizi qualsiasi tipo di lavoro. Almeno fino all’approvazione del nuovo Prg.
La piazza ora come ora svolge ancora il suo compito di spiazzo urbano ma attorno ad essa, a vista d’occhio, sta nascendo un intero nuovo quartiere e questo presuppone più verde, una diversa collocazione dei parcheggi, più spazio per anziani e bambini”. Dello stesso avviso il parroco che avverte anche il pericolo di uno strisciante e preoccupante fenomeno di disagio sociale come quello dei numerosi furti che negli ultimi tempi si sono verificati nella zona. “Una nuova realtà sociale attira soggetti di qualsiasi forza morale- avverte il prelato- e in mezzo ad essi ce ne sono anche alcuni con difficoltà di adattamento.
Ecco allora che bisogna intervenire in tempo creando le basi per strutture atte a recepire nel migliore dei modi l’accresciuta densità demografica”. In riferimenti sono al rifacimento dell’impianto fognario da via Monteconero alla piazza della Sacra Famiglia. Alla ridotta capacità della scuola elementare di via Monte dell’Ascensione con solo cinque classi.
Ed ultimo ma non certo per importanza alla mancata realizzazione di un marciapiede, lato est, nel tratto di Viale dello Sport che dalla chiesa porta fino al sottopasso per via Scarlatti. Questo crea spesso non pochi disagi dato che quello esistente sull’altro lato non sempre riesce a smaltire l’andirivieni in senso inverso dei pedoni.
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08/03/2007
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