Allarme formazione
Fermo | Seminario di studio agli Artigianelli di Fermo sulla formazione rivolta ai giovani
Lo scorso 12 aprile si è tenuto a Fermo presso il Centro C.F.P. "Artigianelli" un seminario di studio e di approfondimento sulla formazione professionale rivolta ai giovani in obbligo formativo. L'iniziativa promossa dalla Confap Marche, il Centro "Artigianelli" di Fermo, l'E.N.A.C. Istituto Canossiane di Porto San Giorgio e l'E.N.D.O. - F.A.P. "Don Orione" di Fano ha messo in evidenza lo stato di emergenza nel quale versa la formazione professionale iniziale nella nostra regione. Il momento di studio e approfondimento al quale hanno partecipato esponenti nazionali degli organismi di formazione più rappresentativi, il presidente di FORMA don Mario Tonini, organismo che rappresenta gli enti di formazione professionale italiani e il prof. Emilio Gandini, presidente di Scuola Centrale di Formazione ha visto un'ampia partecipazione di forze locali e regionali, le rappresentanze del mondo del lavoro, i rappresentanti delle Istituzioni, Province e Comuni, tanti rappresentanti della formazione professionale provinciale.
In particolare è stata gradita la presenza del Dottor Carli, esperto della Formazione Professionale nella Regione Marche, così come la presenza della dott.ssa Ciaralli che rappresentava l'assessore alla F.P. di Ascoli Piceno Dottor Mandozzi Emidio. Molto gradita ed efficace poi la presenza dell'Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Fermo, Dott.ssa Mariantonietta Di Felice e di due assessori del Comune di Porto San Giorgio. Da notare, inoltre, i rappresentanti delle Diocesi di Pesaro-Urbino e di Fermo. La rappresentanza degli Industriali, della Confcommercio, degli Uffici per l'Impiego di Fermo, di Iesi e di Senigallia, oltre che imprenditori e docenti di varie scuole, sta a significare come il Seminario di studio interessava gran parte di quanti, a diverso titolo, operano in favore di giovani che si formano al lavoro in questi Centri di Formazione Professionale e della Formazione Professionale in generale. Il confronto con le realtà regionali dell'Emilia Romagna e del Veneto hanno consentito di constatare come per le Marche si tratti di una vera e propria emergenza formativa. La partecipazione dei direttori di due Centri di Formazione Professionali, uno di Faenza e uno di Verona hanno messo in luce una profonda differenza nelle linee programmatiche tra le diverse le regioni italiane, in particolar modo tra le regioni del centro nord Italia e le Marche.
La formazione professionale, abbiamo ben capito, rappresenta per lo sviluppo delle regioni del nord-est, un punto strategico nel processo di crescita e soprattutto nelle politiche formative e sociali di un territorio. Esse sono un baluardo nella lotta al fenomeno della dispersione scolastica e formativa, nella qualificazione professionale dei giovani e nell'inserimento occupazionale. Non così è per le Marche ove le politiche di formazione professionale sembrano ritirarsi dal mondo dei giovani costringendoli, di fatto, ad una inclusione totale dentro la Scuola. Il sistema formativo regionale si sta rapidamente e progressivamente destrutturando. Stanno quasi completamente sparendo i Centri di Formazione Professionale. La verità emersa del seminario di studio è che manca una vera progettualità formativa per la Regione Marche, un'attenzione al tessuto sociale dei giovani e soprattutto dei giovani in difficoltà. A fronte di questi problemi la Regione Marche negli ultimi due anni ha perso circa 1,5 milioni di euro dal trasferimento delle risorse dallo Stato alla Regione non certamente per tagli operati dalla finanziaria in quanto gli stanziamenti nazionali per la realizzazione di interventi formativi rivolti ai giovani sono cresciuti invece di diminuire; sono infatti state premiate quelle regioni con una legislazione aderente alle riforme scolastiche intervenute in questi anni e tutte quelle regioni del Centro-nord Italia che hanno investito fortemente nella Formazione professionale rivolta ai giovani quale canale di pari dignità al canale della scuola.
Le conclusioni del seminario, lasciate al rappresentante della Regione Marche, hanno promosso un confronto più stretto su questi temi e la speranza ad una collaborazione operativa nell'interesse dei giovani e della comunità.
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16/04/2007
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