Torna "Dialettiamoci!"
San Benedetto del Tronto | Giovedì 19, presso la sede di via Brabagin (Mercato Ittico) primo appuntamento dedicato a "Divo Colonnelli: il dialetto che guarda al futuro"
Divo Colonnelli
Il Circolo dei Sambenedettesi rilancia "Dialettiamoci!", per la seconda edizione primaverile dei giovedì del dialetto. Anche quest'anno gli incontri verteranno su alcuni dei più significativi autori della letteratura dialettale. In ordine cronologico: Divo Colonnelli, Francesco Palestini, Lampo Amadio e Alberto Perozzi. Daranno voce ai loro componimenti gli attori della Ribalta Picena.
A questi incontri si alterneranno momenti di laboratorio linguistico, con il dialetto messo in azione su alcuni temi ancora presenti alla nostra memoria.
Giovedì 19 aprile, alle ore 17,30 presso la sede di via M. Bragadin (Mercato Ittico) il primo incontro è dedicato a "Divo Colonnelli: il dialetto che guarda al futuro". Ne parlerà il prof. Tito Pasqualetti, che lascerà spazio alla lettura di sue poesie e scenette dalle commedie di Plauto e Aristofane, tradotte da Divo nel dialetto sambenedettese grazie a una fortunata collaborazione con gli alunni del nostro Liceo classico.
Divo Colonnelli, fortemente interessato alla promozione sociale e culturale del nostro territorio, oltre ad essere stato sindaco di Monsampolo, segretario del partito socialdemocratico locale e membro del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di San benedetto, si è sempre impegnato con entusiasmo in ogni iniziativa utile alla valorizzazione della città.
Membro fondatore del Circolo dei Sambenedettesi, si preoccupò a suo tempo di sollecitare un dibattito serio e approfondito su San Benedetto "deserto culturale", e di promuovere la raccolta di firme che avrebbe poi portato alla realizzazione del Centro Primavera, dove gli è stata intestata una delle due salette di lettura. Come ricercatore storico ha dedicato attenzione specifica ai naufragi di imbarcazioni, di cui ha lasciato memoria nel prezioso Albo dei caduti civili del mare, custodito nella chiesa cattedrale. Ha scritto numerose poesie raccolte nei due libri intitolati "Smarrème lu fèrre" e "E le vèle va...". Ha tradotto in dialetto autori della classicità come Plauto, Aristofane, Catullo.
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17/04/2007
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